La salma di Matteo Messina Denaro nel cimitero di Castelvetrano e l’indagine per omicidio colposo sulla sua morte
La salma di Matteo Messina Denaro è arrivata al cimitero di Castelvetrano alle ore 8,10. Il carro funebre, scortato da auto della polizia, è entrato da uno dei due cancelli di via Marsala. Al seguito tre auto di parenti, tra i quali la nipote-avvocato Lorenza Guttadauro che ha seguito lo zio durante la malattia. Dietro il carro funebre sono entrati anche le sorelle del boss Bice e Giovanna e il fratello Salvatore che teneva in mano un mazzo di margherite gialle. Tra i parenti anche Vincenzo Panicola (marito di Patrizia Messina Denaro che è in carcere insieme alla sorella Rosalia) e alcuni nipoti del boss. Non avrà luogo alcun rito religioso. La sepoltura è stata completata intorno alle 9 del mattino.
L’ultimo viaggio
Matteo Messina Denaro è morto lunedì notte nell’ospedale de L’Aquila. Ammalato di cancro dal 2020, le sue condizioni si sono aggravate negli ultimi mesi. Nel suo testamento biologico ha scritto di non volere accanimento terapeutico e alimentazione forzata: venerdì è entrato in coma irreversibile e non gli è più stato somministrato il cibo. Il feretro, una cassa in cedro scelta dalla nipote e legale, Lorenza Guttadauro, unica della famiglia a vedere il capomafia dopo il decesso, ha lasciato il nosocomio abruzzese in serata. Dalle 5 del mattino il cimitero di Castelvetrano è presidiato dalle forze dell’ordine. Non ci sarà neppure una benedizione di un sacerdote, dato che in un pizzino il boss aveva espresso la volontà di rifiutare le esequie religiose.
Il percorso periferico
Per l’arrivo del carro funebre con la salma di Messina Denaro è stato scelto un percorso periferico. Escludendo così il passaggio del corteo all’interno del centro. L’auto dell’agenzia funebre Vaiana, scortata dalla polizia, ha percorso l’A29 Palermo-Mazara del Vallo, uscendo dallo svincolo di Campobello di Mazara. La scelta di questura e polizia municipale è stata fatta per evitare che il corteo passasse dal centro del paese. Lo svincolo autostradale di Campobello, infatti, dista poco meno di 5km dal camposanto di Castelvetrano. La strada statale che entra in città, attraversa per poche centinaia di metri la zona residenziale.
L’indagine
Intanto un fascicolo a carico di ignoti è stato aperto a L’Aquila con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. La scelta, spiega l’agenzia di stampa Agi, è servita a effettuare l’autopsia sul corpo del boss. Il procuratore capo Stefano Gallo e il sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli l’hanno aperto anche per sgomberare il campo su possibili future azioni legali da parte, magari, di rappresentanti di associazioni che da tempo si battono contro il regime del cosiddetto carcere duro.