Terremoto a Napoli, scossa di magnitudo 4.2. Campi Flegrei, continua lo sciame sismico: «Il più forte da 40 anni»
Uno sciame sismico è in corso nell’area dei Campi Flegrei, nei pressi di Napoli, stanotte 27 settembre. La scossa più forte è stata di magnitudo 4.2. Si è verificata alle ore 3.35 ed è stata avvertita in maniera chiara in alcuni quartieri del capoluogo partenopeo. L’ipocentro è stato localizzato a circa 3 km di profondità. Al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia specifica che le coordinate geografiche sono 40.8170 (latitudine) e 14.1560 (longitudine). La scossa registrata alle 3.35 è una delle più alte nelle ultime settimane. A Napoli – da Fuorigrotta al Vomero, dalla Riviera di Chiaia a Capodimonte – in molti sono stati svegliati dal movimento tellurico durato diversi secondi oltre che dalle sirene degli allarmi che si sono messe in azione. Secondo l’Ingv si tratta della scossa più forte degli ultimi 40 anni.
Le scosse
Scosse di minore intensità, magnitudo 2 e 2.2, erano state registrate anche nella tarda serata di ieri sempre con epicentro i Campi Flegrei. Ieri due scosse in mattinata ai Campi Flegrei hanno di nuovo allarmato la cittadinanza. Due gli eventi avvertiti in mattinata con epicentro nell’area della Solfatara, uno alle 5,06 di magnitudo 2.1 e uno alle 8.31 di magnitudo 2.4. Il primo ad una profondità di 2 chilometri, l’altro di 5. Un’altra scossa di magnitudo 3.2 si è avvertita ieri mattina nella zona dei Campi Flegrei alle 9.10. L’evento, ad una profondità di 3 chilometri, è stato avvertito nella zona occidentale di Napoli oltre che nella città di Pozzuoli. Lo sciame sismico è stato avvertito a partire dall’alba quando molti residenti sono stati svegliati dalle scosse, precedute da un boato, che hanno fatto tremare finestre e oggetti nelle abitazioni. Il terremoto di di magnitudo 4,2 avvenuto alle 3,35 nei Campi Flegrei «è stato il maggiore degli ultimi 40 anni». Ed «è avvenuto durante uno sciame cominciato ieri mattina alle 5, caratterizzato da 60 eventi di intensità inferiore». Lo ha detto all’agenzia di stampa Di Vito. Il sisma, ha aggiunto, «si inquadra nella dinamica bradisismica, che negli ultimi giorni ha subito una lieve accelerazione». Vale a dire che «il processo sta continuando e la velocità di sollevamento del suolo si sta leggermente intensificando».
Il sindaco di Pozzuoli
Su Facebook il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni fa sapere che «siamo tutti svegli. Sono in costante contatto con la Protezione Civile e l’INGV. La scossa è stata forte, e ho già predisposto controlli agli edifici scolastici per verificare eventuali danni e per questo stiamo preparando un’ordinanza per la sospensione dell’attività didattica, ci servirà qualche ora per le verifiche». Il sindaco invita la popolazione a chiamare i numeri della Protezione Civile e della Polizia Municipale «per qualunque evenienza, e cerchiamo tutti insieme di mantenere la calma. É difficilissimo, lo so. Io faccio la mia parte, come tutti gli esperti che abbiamo a disposizione e che sono insieme a me in questo momento al lavoro». Manzoni ha pubblicato su Facebook il testo dell’ordinanza per la chiusura delle scuole.
Treni sospesi
Per consentire le dovute verifiche sulla rete ferroviaria dopo la forte scossa di terremoto registrata nella notte a Napoli e provincia la circolazione dei treni da e per il capoluogo partenopeo è stata sospesa in via precauzionale. Al momento della scossa delle 3,35 – si apprende da Ferrovie dello Stato – nessun convoglio era in movimento sulla tratta interessata dal sisma. Con la partenza di due Frecciarossa diretti a Venezia, e di un Italo destinazione Milano, è ripresa la circolazione ferroviaria da Napoli, almeno per quel che concerne i treni Alta Velocità, dopo lo stop imposto per consentire una verifica della rete a seguito della scossa di terremoto registrata nella notte. I ritardi nelle partenze variano da un minimo di un’ora a un massimo di oltre tre ore.
Chi ha sentito il terremoto
I tecnici Anas, specializzati nelle ispezioni di ponti e viadotti hanno svolto specifici controlli sulle opere delle strade statali 7 Quater “Domitiana” e 686 “di Quarto”. Le attività si sono concluse nelle prime ore del mattino e non hanno evidenziato anomalie o danni strutturali. La circolazione è regolare su entrambe le arterie. Il terremoto è stato avvertito in un’area ampia, con segnalazioni anche da Roma e Potenza. Lo indica il servizio ‘Haisentitoil terremoto?’, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I comuni più vicini all’epicentro sono Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Napoli, Monte di Procida e Marano di Napoli. La mappa indica che le segnalazioni sono arrivate dalle province di Latina, Frosinone, Caserta, Benevento, Avellino, Salerno, Foggia e Roma.
Le strade
I tecnici Anas, specializzati nelle ispezioni di ponti e viadotti hanno svolto specifici controlli sulle opere delle strade statali 7 Quater “Domitiana” e 686 “di Quarto”. Le attività si sono concluse nelle prime ore del mattino e non hanno evidenziato anomalie o danni strutturali. La circolazione è regolare su entrambe le arterie. Il terremoto è stato avvertito in un’area ampia, con segnalazioni anche da Roma e Potenza. Lo indica il servizio ‘Haisentitoil terremoto?’, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I comuni più vicini all’epicentro sono Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Napoli, Monte di Procida e Marano di Napoli. La mappa indica che le segnalazioni sono arrivate dalle province di Latina, Frosinone, Caserta, Benevento, Avellino, Salerno, Foggia e Roma.
Gli eventi
Due gli eventi avvertiti in mattinata con epicentro nell’area della Solfatara, uno alle 5,06 di magnitudo 2.1 e uno alle 8.31 di magnitudo 2.4. Il primo ad una profondità di 2 chilometri, l’altro di 5. Il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni ha detto ieri che le scuole sono sicure. «Ancora una volta c’è preoccupazione. E lo capisco. Ho per questo contattato immediatamente l’Osservatorio Vesuviano e ho chiesto di aggiornarmi sullo sciame ancora in corso e, come di consueto, la situazione è monitorata. Anche il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile è in costante contatto con le sedi operative locali. Non risultano danni a cose o persone», ha detto il primo cittadino.
L’Ingv e lo sciame sismico
Mauro Di Vito, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, ha spiegato: «La dinamica dei Campi Flegrei è costantemente monitorata dalle reti di monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano, in stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile. I parametri geofisici e geochimici analizzati, sia in pozzo che nelle emissioni idrotermali, indicano il perdurare della dinamica in corso, con sollevamento del suolo, che presenta nell’area di massima deformazione al Rione Terra una velocità media di circa 15 mm/mese dagli inizi del 2023, in lieve incremento negli ultimi giorni, e assenza di variazioni geochimiche significative nell’ultima settimana. Anche l’analisi dei dati di deformazione planimetrica del suolo non mostrano variazioni significative rispetto alla caratteristica forma radiale dall’area centrale di Pozzuoli. Allo stato attuale non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine, fermo restando che una eventuale futura variazione dei parametri monitorati (sismologici, geochimici e delle deformazioni del suolo) può comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità».
Il piano di evacuazione
A Pozzuoli c’è da sei mesi un protocollo nazionale per le emergenze. Il Comune ha già controllato attentamente le scuole che sono risultate resistenti ai sismi. Spesso la paura porta però diversi genitori ad andare a scuola preoccupati e, alcuni, decidono di portarli a casa. Presto, si apprende, ci sarà un’ulteriore riunione convocata dal Comune di Pozzuoli e la Protezione civile con i dirigenti dell’area scolastica per confermare l’applicazione del protocollo. I terremoti ai Campi Flegrei sono causati da un fenomeno detto bradisismo. Il sollevamento del suolo è cominciato nel 1983-84, quando si sono verificati 16 mila piccoli terremoti in due anni.
La supereruzione
Nei giorni scorsi il vulcanologo dell’Ingv Giuseppe Mastrolenzo ha parlato del pericolo di una “supereruzione” del Vesuvio a causa dello sciame sismico. Secondo l’esperto l’energia rilasciata sarebbe «decine di volte superiore a quella del 79 d. C. di Pompei». Mentre «è grave che si dia per scontato che si riuscirà a prevedere l’eruzione addirittura con 72 ore di anticipo, una ipotesi molto ottimistica, quasi come se avessimo firmato un contratto con il vulcano». La dirigente dell’Ingv Francesca Bianco ha risposto che non ci sono segnali di una eruzione in arrivo: «Stiamo osservando un fenomeno bradisismico indotto indirettamente da una dinamica vulcanica e nessuno dei dati indica che si tratti del precursore di un’eruzione prossima ad accadere».
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