Meloni e Urso lanciano il patto anti-inflazione: «Dal 1° ottobre un carrello tricolore per aiutare le famiglie» – Il video
Un impegno a scontare del 10% prodotti alimentari e beni di prima necessità. Dovrebbero aderirvi circa 25 mila punti vendita, in tutta Italia, per una durata di tre mesi. Si parte il primo ottobre e, parola di Giorgia Meloni, «se l’esperimento funzionerà bene lavoreremo tutti quanti per prolungare questa iniziativa». A Palazzo Chigi, a firmare il cosiddetto patto anti-inflazione, c’è la presidente del Consiglio, il ministro delle Imprese Adolfo Urso e a quello dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Con loro, i rappresentanti delle 32 associazioni aderenti all’iniziativa. È un protocollo che si basa sulla buona volontà di produttori, distributori ed esercenti. Se un solo componente dell’intera filiera venisse meno all’impegno e alzasse il prezzo nel proprio passaggio del prodotto, lo sconto finale sarebbe vanificato. Anche per questo motivo Meloni parla di sperimentazione: a gennaio, si valuterà se effettivamente i cittadini abbiano beneficiato delle riduzioni dei prezzi su pasta, carne, passata di pomodoro, zucchero, latte, uova, riso, sale, farina, cereali, saponi, detergenti, pannolini e farmaci di largo consumo.
Alla cautela, tuttavia, la leader di Fratelli d’Italia accompagna anche le esultanze: «Penso sia la prima volta che tutto il sistema Italia, la filiera alimentare, dei beni di largo consumo, firmi un patto con il governo per tenere sotto controllo i prezzi del carrello della spesa, per aiutare famiglie, soprattutto quelle in difficoltà». E ancora: «È un bel messaggio che diamo ai cittadini sulle capacità che la l’Italia ha ancora nei momenti di difficoltà di lavorare insieme, di cercare di muoversi come una comunità per raggiungere degli obiettivi». In concomitanza con la firma del protocollo, Urso ci tiene a sottolineare altri due aspetti. Il primo ha a che fare anche lo sfera religiosa: «È importante che inizi domenica – primo ottobre – e che comprenda l’intero periodo natalizio, per onorare una festività religiosa a cui siamo particolarmente attenti». L’altro punto toccato da Urso riguarda l’inserimento del progetto «in un obiettivo più ampio che il governo si è dato fin dall’inizio della legislatura». Ovvero, abbattere l’inflazione, che «si è ridotta alla metà rispetto a quella che abbiamo ereditato, in Italia più di quanto si sia ridotta nell’Ue e in Francia e Germania».
Unione nazionale consumatori: «Uno spettacolo scadente»
Non usa mezzi termini Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. Definisce l’intera iniziativa «uno spettacolo scadente». E prova a sbugiardare l’entusiasmo del ministro Urso: «Si tratta di un patto senza obblighi, in cui ci si appella al buon cuore di chi lo ha sottoscritto, perché diventi più buono. Un fioretto in previsione del prossimo Natale. Una presa in giro per le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese: ci si approfitta del fatto che a ottobre dello scorso anno si era raggiunto il record dell’inflazione, +11,8% contro il +5,4% tendenziale di agosto 2023, meno della metà, per poter cantare vittoria e gridare al successo del trimestre anti-inflazione, dato che, nel confronto tra ottobre 2023 e ottobre 2022, sarà inevitabile un crollo dell’inflazione. Ma si tratterà solo di un effetto ottico dovuto alla matematica».
Leggi anche:
- 25mila supermercati e discount faranno sconti del 10% sui prodotti alimentari di base: come funziona e quando parte il patto anti inflazione
- L’inflazione colpisce i risparmi di famiglie e imprese italiane: erosi 71 miliardi di euro in sei mesi
- Il caroprezzi allontana i turisti: sulle spiagge presenze in calo fino al 30%. Ma il lusso non va in crisi