Manager e direttori Rai hanno rischiato il digiuno. Prorogati di corsa tutti i contratti per mense e bar
Da lunedì 2 ottobre tutta la Rai, compresi i massimi vertici dell’azienda stavano rischiando di restare a secco di caffè, bevande e pure di un pasto in mensa dove questo previsto: il 30 settembre infatti scadevano tutti i contratti di somministrazione delle mense Rai e pure delle macchinette per caffè e bevande disponibili negli uffici dell’azienda in tutta Italia. Problema non drammatico per chi lavorava ad esempio in viale Mazzini o in via Teulada a Roma, molto di più per le redazioni dei tg e di molti programmi a Saxa Rubra, visto che non esistono esercizi commerciali nei dintorni. Il digiuno forzato è stato scongiurato in extremis venerdì 29 settembre, a poche ore dalla scadenza di tutti i contratti. La direzione acquisti della tv di Stato è corsa a firmare una proroga tecnica degli accordi commerciali con tutti i diversi fornitori, stabilendo un aumento di 4 mesi al 31 gennaio 2024 a cui si potranno aggiungere altri due mesi fino al 31 marzo successivo in attesa delle nuove gare che sono dovute per legge.
Per la «somministrazione di bevande ed alimenti a basso impatto ambientale» nella sede del cavallo di viale Mazzini, in via Teulada, a Borgo Sant’Angelo, nel circolo Tor di Quinto e all’Auditorium è stato stanziato per la proroga 1 milione e 254 mila euro da pagare alla società Pellegrini spa (quella dell’ex presidente dell’Inter). Un po’ più consistente (1,468 milioni di euro) il costo della proroga del servizio a Saxa Rubra, che sarà assicurato dalla società Gestione Servizi Integrati srl di Fiero Innocenzi. Prorogato per 381 mila euro l’identico servizio a Milano affidato alla napoletana Atlas IFM srl. A Napoli invece per 325 mila euro il servizio sarà fornito nei prossimi sei mesi dalla emiliana Cirfood sc. A Torino infine per 454 mila euro la fornitura è stata prolungata al Compass Group Italia S.p.A.
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