Una società cinese ha venduto satelliti ai miliziani di Wagner. Sono serviti a Prigozhin per preparare la rivolta armata contro Mosca
Una società cinese ha venuto due satelliti di osservazione e realizzazione di immagini al gruppo paramilitare filo-russo Wagner. A darne notizia è l’Agence France-Presse (Afp), che ha consultato un documento in esclusiva. Secondo fonti della sicurezza europea – citate da Afp – alcune di queste immagini sarebbe anche servite all’ex capo della milizia Yevgeny Prigozhin – morto il 23 agosto scorso in un incidente aereo in cui sono rimaste vittime altre nove persone – per preparare la rivolta armata contro i vertici di Mosca, bloccata a poche centinaia di chilometri dalla Capitale «per evitare spargimenti di sangue»: la più grande minaccia mai vissuta dal presidente russo, Vladimir Putin, in venti anni di potere. Non è la prima volta che Pechino viene accusata di aver “collaborato” con la Wagner. A inizio marzo, infatti, era stata l’amministrazione statunitense a puntare il dito contro l’azienda Spacety in particolare, colpevole di aver fornito immagini satellitari alla compagnia russa di mercenari. Lo stesso dipartimento di Stato il 26 gennaio scorso aveva definito il gruppo russo come «organizzazione criminale transnazionale» e sanzionato «diverse entità e individui in diversi continenti». Tra queste – si legge nel comunicato pubblicato sul sito – anche Changsha Tianyi Space Science and Technology Research Institute Co. LTD (Spacety China), che ha fornito a Terra Tech, azienda russa, immagini satellitari radar su località dell’Ucraina. Provvedimenti sono stati presi anche nei confronti della filiale lussemburghese di Spacety China.
Foto copertina: immagine d’archivio Gruppo Wagner