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Rapinano un negozio a Chinatown, preso un 15enne. Col complice studiava in una scuola privata internazionale di Milano: «Una bravata»

05 Ottobre 2023 - 17:34 Redazione
Sono un ungherese e un cinese di 15 e 17 anni definiti dagli inquirenti di "buona famiglia". Il più grande era stato preso subito dopo la rapina. Entrambi sono finiti in comunità

Hanno 15 e 17 anni i due ragazzi arrestati per una rapina a mano armata in un negozio di alimentari lo scorso 3 giugno in via Paolo Sarpi a Milano. I due, definiti di “buona famiglia” dagli inquirenti”, frequentavano una delle più rinomate scuole internazionali di Milano, che nel frattempo li ha espulsi. L’ultimo a essere rintracciato è stato un 17enne di origine cinese che negli scorsi giorni è stato messo in una comunità a seguito di un’ordinanza del gip del Tribunale per i minorenni. Ad attuare la disposizione ci hanno pensato gli agenti dell’Antirapine della squadra mobile coordinata dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico. Il minore ha confessato: è lui uno dei due rapinatori armati di pistola che hanno derubato l’alimentari in piena Chinatown.

Il caso

Insieme a lui c’era un altro ragazzo, un ungherese di 15 anni. Quella sera sono entrati nel negozio di alimentari a volto coperto con una pistola, gli inquirenti ancora non sanno se vera o finta. I due hanno minacciato il negoziante di consegnare quanto c’era in cassa e sono fuggiti con la refurtiva di 800 euro. Uno di loro, l’ungherese, è stato subito identificato e bloccato dal titolare dell’esercizio. Il ragazzo è stato arrestato ed è stato condotto all’istituto penale Cesare Beccaria, per poi passare ai domiciliari. Ora invece non sta scontando alcuna misura cautelare. Il 15enne alla polizia ha fatto il nome del presunto complice, che a giugno sarebbe scappato con 500 euro. Ha riferito che era un cinese che frequentava la sua stessa scuola internazionale. Dopo aver chiesto all’istituto, gli investigatori sono arrivati al 17enne. Quest’ultimo, dopo essere stato perquisito, ha smentito la versione dell’altro dicendo di non aver organizzato la rapina e di non averlo coinvolto. Ha anche sostenuto che si sarebbe trattato solo di una bravata. I ragazzi, nel frattempo, sono stati espulsi dalla scuola.

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