Napoli, il killer laureato che confessa nella sua tesi di aver commesso tre omicidi
Il pool anticamorra di Napoli ha acquisito la tesi sulla “Fascinazione criminale” di Catello Romano, il 33enne condannato per l’omicidio del consigliere comunale Pd di Castellammare di Stabia Luigi Tommasino. Romano ha conseguito con lode la laurea in sociologia in carcere. Il titolo di studio glielo ha conferito l’università di Catanzaro. L’edizione napoletana di Repubblica racconta che nella tesi discussa alla presenza del relatore Charlie Barnao Romano rivela di aver commesso altri tre omicidi. Per nessuno di questi è stato processato. Si tratta dell’agguato del 28 ottobre 2008 in cui furono uccisi Carmine D’Antuono e Federico Donnarumma. E l’assassinio di Nunzio Mascolo, che invece risale al 5 dicembre dello stesso anno.
La discussione
Romano conferma anche di aver preso parte alla fase esecutiva del raid del 3 febbraio del 2009, quando venne ucciso Tommasino. Racconta anche che l’omicidio stava per essere rinviato perché in auto con il consigliere c’era anche il figlio. Dice di aver fatto un segnale agli sparatori, ma i due malauguratamente «capirono l’esatto contrario». Ora il pm Giuseppe Cimmarotta, che da anni indaga sul clan camorristico D’Alessandro, ha chiesto ai carabinieri di acquisire la tesi di Romano. Gli inquirenti vogliono approfondire i passaggi riguardanti i tre delitti dei quali il 33enne ha deciso di assumersi la responsabilità a conclusione del ciclo di studi frequentato in carcere. Romano cominciò una collaborazione con gli inquirenti qualche anno fa, interrotta da una fuga e mai ricominciata. È in carcere da 14 anni. Continuerà a studiare per conseguire la laurea specialistica.
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