Il Fatto accusa la polizia per il video della giudice Apostolico a Catania: «C’è un uomo con la telecamera dietro gli agenti»
Chi ha girato il video che ritrae la giudice Iolanda Apostolico durante la manifestazione di solidarietà per la nave Diciotti il 25 agosto a Catania? Stamattina a chiederselo è il Fatto Quotidiano, mentre il direttore Marco Travaglio ha già una risposta: l’angolatura di ripresa del filmato che ritrae la toga in piazza coincide con la visuale di un uomo armato di videocamera in mezzo alle forze di polizia. E il fatto che le immagini siano finite in mano al ministro Matteo Salvini si spiega in due soli modi. O un poliziotto con una memoria di ferro si è ricordato di quella manifestazione di cinque anni fa. Oppure «in qualche ufficio di polizia si schedano i partecipanti illustri alle manifestazioni. E quando il politico di turno si domanda “Abbiamo qualcosa contro Apostolico?” c’è chi sa dove pescare in tempo reale».
La Digos e la toga
Travaglio, che nella prima parte dell’editoriale in prima pagina sul suo giornale aveva criticato la giudice per aver presenziato alla manifestazione, aggiunge che il presunto dossieraggio ha dei precedenti. Uno di questi è quello di Pio Pompa, analista del Sismi, trovato nel 2006 in un ufficio riservato di via Nazionale. Nel quale si trovavano dossier contro politici e giornalisti che non amavano Berlusconi. E conclude: se Salvini non rivela come ha avuto il video, «saremo autorizzati a pensare che ha già un degno successore. E ad avere paura». Il video pubblicato ieri su X da Salvini ritrae Apostolico a Catania mentre partecipa alla manifestazione insieme al marito, militante di sinistra e dipendente del tribunale. La giudice è sposata con Massimo Mingrino, funzionario giudiziario dipinto come un simpatizzante di Magistratura Democratica. Secondo Libero nel video c’è anche lui.
Lo screening
Ad adombrare il dossieraggio ieri è stato anche il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Stefano Santalucia. Che ha parlato di «screening nei confronti della persona, cioè vedere chi è il giudice invece di quello che ha scritto». Dentro la Lega invece rilanciano: «Quella manifestazione avvenne negli stessi giorni in cui l’allora presidente dell’Anm, Luca Palamara, invitava i suoi a dare addosso a Salvini, anche se riconosceva che aveva ragione. Forse non è tutto casuale quel che è successo in seguito. Ora la giudice Apostolico smonta i nuovi decreti, e intanto Salvini è sotto processo sia a Catania che a Palermo». La Stampa invece riporta la reazione di Apostolico. Che ieri con l’Ansa ha ammesso che era lì il giorno della manifestazione «per evitare gli scontri».
La giudice Iolanda Apostolico
Secondo il quotidiano la giudice Apostolico è turbata «per una polemica personale che non dipende da me. Io mi rifiuto di entrare in quest’arena, non è nelle mie aspirazioni». Secondo lei, che è sulla graticola per Pozzallo, in Gran Bretagna nessuno si sogna di alimentare «una confusione spaventosa come in Italia. Dove si trattano i richiedenti asilo come irregolari, si mettono sullo stesso piano espulsioni e detenzioni amministrative, si scambiano sentenze di merito con procedimenti di convalida dei trattenimenti». Non si sente di dover dare spiegazioni riguardo la presenza. E anche lei parla di timori «per un’operazione di dossieraggio». Apostolico all’epoca non si è mai occupata della Diciotti e lavorava in un’altra sezione del tribunale: come giudice collegiale in fase cautelare nel penale.
L’uomo con la t-shirt blu scura
Il Fatto invece dice di aver identificato un uomo con la t-shirt blu scura e una videocamerina in mano in mezzo alla polizia. Sarebbe lui la persona che ha girato il video. Si trova alle spalle della Digos. E il quotidiano si chiede se sia un agente in borghese. Fonti dell’Arma dei Carabinieri escludono con il quotidiano di aver fatto filmati quel giorno. La polizia ha deciso di non rispondere alla richiesta di chiarimenti. Un altro dettaglio: l’uomo sembra pelato. Lo scatto che pubblica il quotidiano lo ritrae con la telecamera alzata e impugnata con il braccio destro.
L’Anm
Ieri anche Santalucia aveva sollevato dubbi sul filmato: «Non so bene come spunti il video perché non ci ha detto nessuno da chi e dove provengono quelle immagini, se già circolavano online, se era stato trasmesso in televisione o se appartiene alle forze di polizia come sembrerebbe dal modo in cui sono state effettuate le riprese, alle spalle delle forze dell’ordine che contengono il corteo. Questo mi sembra più grave».
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