Patrick Zaki al Tg1: «Il conflitto tra Hamas e Israele è una conseguenza delle politiche di Netanyahu»
«La situazione che stiamo vivendo è una conseguenza delle politiche dell’attuale governo israeliano, non è sorprendente. Io sono contrario a ogni violenza contro civili innocenti, comprese quelle contro i palestinesi». Intervistato dal Tg1, Patrick Zaki ribadisce la sua posizione sul conflitto tra Hamas e Israele, dopo l’attacco a sorpresa di sabato 7 ottobre dei miliziani oltre i confini della Striscia di Gaza. L’attivista egiziano, ritornato in Italia a luglio, aveva definito sui social il premier israeliano Netanyahu serial killer per quanto sta accadendo in Israele, spiegando poi di non solidarizzare con Hamas. «Sono prima di tutto un difensore dei diritti umani», ha scandito Zaki. La giornalista Giancarla Rondinelli gli chiede cosa ha provato quando ha visto le immagini dei bambini e degli anziani uccisi nelle loro case. «Non posso essere a favore di nessuna uccisione di civili – la risposta – per altro verso sento che non stiamo puntando l’attenzione sull’alto numero di palestinesi uccisi per anni e bombardati negli ultimi giorni a ogni ora. Nessuno vi sta prestando attenzione, dovremmo essere concentrati sui civili di entrambe le parti». Zaki poi racconta una vicenda personale legata al conflitto: «Un mio caro amico, docente di una università palestinese, ha perso dieci familiari». In queste ore, la sua presenza come ospite della prima puntata di Che Tempo Che Fa su Discovery è stata rimandata, alla luce di quanto accaduto. «Verrà nelle prossime settimane, la seconda o la terza puntata. La situazione è delicatissima, difficile da gestire. Dobbiamo portare rispetto per Israele e quello che sta succedendo», ha spiegato la conduttrice Luciana Littizzetto a la Repubblica dopo la conferma di Fabio Fazio.
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