Stefano Boeri indagato a Milano con due docenti del Politecnico, l’inchiesta per «turbativa d’asta sulla Beic»
L’architetto Stefano Boeri è tra gli indagati nell’inchiesta della procura di Milano per turbativa d’asta sul progetto della Beic, la biblioteca europea di informazione e cultura che dovrebbe sorgere in zona Porta Vittoria. I finanzieri stanno svolgendo perquisizioni per acquisire documenti e materiale informatico. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, tra i cinque indagati c’è anche l’architetto Raffale Lunati, docente del Politecnico, che si è aggiudicato il progetto. Con lui riporta Repubblica è indagato anche l’architetto Cino Zucchi, anche lui professore al Polimi, e capogruppo del progetto vincitore. Boeri invece è stato componente della commissione giudicatrice. Nell’inchiesta sarebbero coinvolti i soggetti che hanno ottenuto l’appalto e la commissione che lo ha assegnato, ma non ci sarebbero dirigenti comunali.
A far partire l’indagine è stata una segnalazione dell’architetto ultraottantenne e consigliere dell’Ordine Emilio Battisti che aveva sollevato il caso proprio all’istituzione. Dall’Ordine l’avviso è arrivato alla procura di Milano dove al momento stanno lavorando all’indagine i pm Giancarla Serafini, Paolo Filippini e Mauro
Clerici. L’inchiesta è coordinata insieme alla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano. Gli inquirenti della guardia di finanza si muovono su due binari: da una parte vogliono appurare la mancata dichiarazione di incompatibilità da parte dei due componenti della commissione, uno è Boeri, con i tre dei vincitori del concorso – Angelo Lunati, Giancarlo Floridi e Manuela Fantini, – in virtù dei loro legami professionali e universitari, dall’altra intendono accertare se sia stata commessa o meno una turbativa d’asta.
La biblioteca dovrebbe essere pronta entro il 2026 e sarà finanziata con fondi del Pnrr pari a 101 milioni di euro. Il progetto è risultato il vincitore dopo un concorso internazionale ed è stato presentato a Palazzo Marino alla presenza del sindaco di Milano Beppe Sala e del presidente della Fondazione Beic Francesco Paolo Tronca. Nelle motivazioni della commissione giudicatrice presieduta da Boeri si può leggere: «Il progetto risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista».
Le dichiarazioni di Boeri: «Sono tranquillo»
«Sono tranquillo e confermo la mia completa disponibilità a collaborare con le autorità competenti per fornire tutte le informazioni in mio possesso, al fine di chiarire una situazione che trovo incredibile. In virtù di ciò al momento non mi è possibile fornire ulteriori dichiarazioni», ha commentato l’archistar.