Giovanni Lindo Ferretti: «Prima inneggiavo all’Intifada, ora sto con Israele: ecco perché»
Giovanni Lindo Ferretti, ex leader di Cccp, Csi e Prf, spiega oggi in un’intervista al Il Resto del Carlino che ha cambiato idea sul conflitto tra Israele e Palestina. «Quando esistevano i Cccp io avevo una visione di Israele e Palestina molto ideologica. Anche molto di cuore e onesta, però tutta determinata dallo studio e dalla volontà», dice a Saverio Migliari. Adesso spiega perché ha cambiato idea: «Ho fatto la mia salita a Gerusalemme. Come ci voleva un incontro per creare i Cccp, stando davanti al Muro del Pianto, con sopra la moschea di Al-Aqsa, ho cambiato radicalmente il mio colpo d’occhio su quel pezzo di mondo». Nella canzone “Palestina”, dal disco “Canzoni Preghiere Danze del II Millennio – Sezione Europa (1989)”, cantava “Pietre disperse all’imbocco della strada / Guidano i passi dell’Intifada / Agli insolenti l’ira, la grazia ai giusti”.
Le canzoni e le preghiere
Adesso dice di essere molto triste per le persone che conosce in Israele. Ma non solo: «Sono molto triste anche per ciò che succede tra Russia e Ucraina, così come lo sono per gli Armeni del Nagorno-Karabakh, in cui ho tanti amici, di cui non si parla mai. Ci sono 100 e passa mila persone confinate, mentre dietro distruggono la storia di un Paese». Per Giovanni Lindo Ferretti «questa è la fine della Storia e la vendetta della geografia. Io mi alzo la mattina e dico le preghiere, sennò come fai ad andare avanti?». Mentre «ci sono dei problemi sulla terra che non sono risolvibili dalla mera volontà di qualcuno. La guerra tra Russia e Ucraina non finirà mai, perché ci sono troppe cose in ballo al di là dei due stessi Paesi. La guerra tra Israele e Palestina non finirà mai e si tratta di contenerla in limiti accettabili. Non c’è soluzione se non in Dio».
I muri e le barriere
Poi dice la sua soluzione: «Io sono per costruire muri quando serve, abbatterli quando serve. E sono per tirare su barriere di filo spinato per impedire il dilagare del male. La cortina di ferro ha permesso all’Europa di vivere in pace per 50 anni, non accadeva dalla pace augustea: quel muro è venerabile. Potessimo costruire un muro così anche lì…». Infine, sugli omicidi di giovani da parte di giovani: «Ma il male fa parte dell’uomo, nessun piano quinquennale lo estirpa. E non dimentichiamoci che anche la nostra civiltà nasce da due miti che sono fratricidi: Romolo e Remo, Caino e Abele».
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