Netanyahu mostra a Blinken le immagini dell’orrore di Hamas: «Ho visto foto e video che vanno oltre ogni immaginazione»
Il segretario di Stato Antony Blinken ha confermato questa sera in una conferenza stampa a Tel Aviv che nel corso dell’incontro di oggi con il premier Benjamin Netanyahu funzionari del governo israeliano gli hanno mostrato foto e video di civili trucidati da Hamas nel corso del raid terroristico di sabato scorso. «È difficile trovare le parole giuste. È al di là di ciò che si potrebbe anche solo immaginare», ha detto Blinken, stendendo un velo pietoso su ciò su cui si sono posati i suoi occhi: «Il corpo di un bebè crivellato di colpi. Soldati decapitati. Giovani bruciati vivi nelle loro macchine. Potrei andare avanti, ma è semplicemente la depravazione al suo stato più inimmaginabile». Le foto visionate da Blinken sarebbero quelle dei più atroci crimini commessi dai miliziani di Hamas al kibbutz di Kfar Aza, il villaggio israeliano a due passi dal confine con la Striscia dove sarebbero state trucidate oltre 200 persone, di cui almeno 40 bambini. Il Jerusalem Post ha confermato oggi di aver verificato sulla base di prove fotografiche che alcuni di essi sono stati bruciati e decapitati. Quanto vista «mi ha riportato alla memoria la violenza dell’Isis», ha detto Blinken, la cui memoria dei peggiori attacchi terroristici dell’epoca contemporanea è corsa poi ancor più indietro, al giorno che precipitò all’inizio del secolo gli Usa in un’altra epoca: «Questo attacco di Hamas vale come dieci 11 settembre se si considera il numero della popolazione di Israele», ha detto il segretario di Stato.
L’operazione a Gaza e le preoccupazioni per i civili
Quanto alle conseguenze di ciò che è accaduto e alla guerra che ne è scaturita, Blinken ha detto di aver discusso con i leader israeliani dei modi per «rispondere alle esigenze umanitarie» delle persone che vivono a Gaza. Hamas usa civili come scudi umani con l’intenzione manifesta di metterli in pericolo per difendere se stessi, ha ricordato Blinken, invitando Israele comunque a non fare dei civili l’obiettivo di attacchi militari nella conduzione di «operazioni di sicurezza legittime per difendersi dal terrorismo». Blinken ha anche detto di aver intavolato coi suoi interlocutori il discorso sulla creazioni di possibili corridoi sicuri per i civili per uscire dalla Striscia: «È una discussione che proseguiremo nei prossimi giorni», ha commentato.
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