Alluvione di Livorno, l’ex sindaco Nogarin condannato a 3 anni per omicidio colposo plurimo
L’ex sindaco di Livorno Filippo Nogarin è stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione per omicidio colposo plurimo aggravato per l’alluvione del 2017 in cui morirono otto persone. La sentenza è arrivata al termine della camera di consiglio del giudice Ottavio Mosti dopo l’udienza finale di oggi, 13 ottobre, in cui l’avvocato ella difesa Sabrina Franzone ha fatto l’arringa finale, seguita poi dall’intervento delle parti civili e dei pm Sabrina Carmazzi e Antonella Tenerani, che avevano chiesto una condanna di 4 anni. Nogarin era rimasto l’unico imputato nel processo dopo che l’allora dirigente della protezione civile comunale, e comandante della polizia municipale, era stato assolto nel processo con rito abbreviato. I fatti risalgono alla notte tra il 9 e il 10 settembre 2017, quando sulla città si riversò una quantità d’acqua superiore a quella caduta nei precedenti otto mesi: vennero rilevati 175 millimetri in centro, 256 in collina, di questi 210 tra le 1,45 e le 3,45 della notte. Le forti precipitazioni fecero esondare due torrenti, il Rio Maggiore e il Rio Ardenza, che allagarono le strade e le abitazioni. Secondo l’accusa, il sindaco non prese le misure necessarie a evitare il disastro, agendo in modo «negligente» prima e dopo l’alluvione, nonostante l’«allerta arancione» della protezione civile regionale. La difesa ha annunciato ricorso in appello.
Il risarcimento
Oltre alla condanna a 3 anni, il Tribunale ha condannato in solido il comune di Livorno come responsabile civile al risarcimento dei danni da liquidarsi in sede civile. L’ex primo cittadino eletto in quota Movimento 5 Stelle è stato anche condannato al pagamento di provvisionali per 2 milioni e 50mila euro totali a 15 parti civili. Il giudice ha invece rigettato la richiesta di risarcimento danni del comune di Livorno.
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