Fisco e Partite Iva: tasse a rate in sei mesi a partire da novembre e stop ai maxi-acconti
La legge di Bilancio 2024 non andrà oltre i 20-22 miliardi. Il governo Meloni vuole farla precedere da da un decreto con le coperture. “Anticiperà” alcune misure, che entreranno in vigore alla fine del 2023. Tra questi, scrive oggi Il Messaggero, potrebbe trovare spazio anche la rateizzazione dell’acconto di novembre delle tasse per le Partite Iva. I versamenti verrebbero effettuati in sei rate, da gennaio a giugno. E riguarderebbero non tutti gli autonomi ma soltanto quelli sotto una certa soglia di fatturato (probabilmente 500 mila euro). La manovra si formerà in tre provvedimenti: la legge di bilancio, il primo decreto attuativo della riforma fiscale e un decreto legge per anticipare gli aumenti delle pensioni e quelli per i dipendenti pubblici.
Il taglio del cuneo
10 miliardi saranno destinati al taglio del cuneo contributivo e fiscale. E si prenderanno gran parte dello scostamento dal deficit di 15,7. Il taglio dei contributi ammonterà in totale a 7 punti percentuali per i redditi fino a 25 mila euro. E di sei per quelli tra 25 e 35. Per la sanità è in arrivo uno stanziamento complessivo tra 3 e 3,5 miliardi. Una parte servirà per le retribuzioni di medici e infermieri. Sulle pensioni, invece, dovrebbe arrivare la riconferma dell’uscita anticipata attraverso Quota 103 (41 anni di contributi e 62 di età) e un ulteriore aumento per le pensioni minime per gli over 75. Allo studio ci sono anche altri provvedimenti: Quota 84 per le donne e Ape donna anticipata.
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