Nuova Zelanda, il centrodestra conquista il Parlamento nelle elezioni post Jacinda Ardern
La Nuova Zelanda svolta a (centro)destra. Il Partito Nazionale guidato dal conservatore Christopher Luxon, che sarà il nuovo primo ministro del Paese, ha vinto le elezioni per il nuovo Parlamento con oltre il 40% per cento dei voti. Il governo laburista, che ha governato per ben sei anni e in difficoltà dopo le dimissioni dell’ex premier Jacinda Ardern dieci mesi fa, ha ammesso di essere stato sconfitto. «Non siamo nella posizione di formare un governo», ha detto il primo ministro uscente Chris Hipkins ai suoi sostenitori. «Nessuno di noi voleva questo risultato, ma voglio che siate orgogliosi di ciò che abbiamo ottenuto in 6 anni», il messaggio dal palco della capitale Wellington. Ora Luxon, che non ha ottenuto la maggioranza nel parlamento monocamerale di 120 seggi, dovrà puntare a una coalizione. Ma ha già detto che il suo alleato di governo sarà Act, un partito di orientamento liberista che ha ottenuto il 9 per cento dei voti. L’unica forza politica ad ottenere la maggioranza e a governare, quindi, da sola con l’attuale sistema politico neozelandese è stato il Labour Party nel 2020, quando Ardern conquistò una vittoria schiacciante, arrivata (in parte) anche dalla gestione dell’epidemia di Coronavirus nel Paese. «Stasera ci avete dato il mandato di portare avanti la Nuova Zelanda», ha affermato il leader del partito Nazionale. Luxon, 53 anni, è l’ex amministratore delegato della compagnia aerea nazionale Air New Zealand. È diventato leader del National Party nel 2021 ed è stato eletto per la prima volta al parlamento un anno prima.
Foto copertina: ANSA/DOM THOMAS | Il nuovo primo ministro Christopher Luxon
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