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Concetta Marruocco, uccisa a coltellate dall’ex ad Ancona. Il giallo del braccialetto elettronico

15 Ottobre 2023 - 08:26 Redazione
L'associazione Artemisia che gestisce lo sportello in cui si è rivolta la vittima spiega: «La misura restrittiva era stata più volte violata, senza che al riguardo venissero prese altre misure restrittive»

Concetta Marruocco da sette mesi si stava ricostruendo una nuova vita. Lei e suo figlio. Una vita interrotta perché Franco Panariello, operaio metalmeccanico di 55 anni, l’ha uccisa a coltellate. Alle spalle una relazione con la vittima di vent’anni, fatti di violenze fisiche, verbali, sessuali e perfino un tentativo di strangolamento. Concetta detta Titti, infermiera di 53 anni all’ospedale di Matelica, alla fine lo ha denunciato. A marzo, al centro antiviolenza di Fabriano. E lo ha continuato a fare in aula, anche a settembre, con il figlio 17enne accanto, costituitosi parte civile nel processo contro il padre. La procura di Ancona aveva disposto per Panariello – spiega la Repubblica che ricostruisce oggi tutta la vicenda – il divieto di avvicinamento con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico. Non è quindi chiaro come sia stato possibile che Panariello sia tornato a casa a Cencelli, abbia preso un coltello, un vecchio mazzo di chiavi, sia andato a Cerreto d’Esi la notte del 13 ottobre. Non si spiega come l’operaio abbia svegliato l’ex moglie e l’abbia accoltellata, 15 volte. Nella stanza accanto dormiva suo figlio, lui è entrato anche lì, l’ha tirato giù dal letto: «Chiama il 112, ho fatto un casino». Quando i carabinieri sono arrivati, gli ha indicato il luogo in cui aveva gettato la lama. In caserma confessa: «Sono stato io a ucciderla. Volevo solo un chiarimento». A dicembre aveva il prossimo appuntamento per le accuse di maltrattamenti, lesioni aggravate e stupro, accuse che ha sempre negato. Ora si trova nel carcere di Montacuto ad Ancona per omicidio volontario pluriaggravato. L’associazione Artemisia antiviolenza di Fabriano, accusa a la Repubblica: «La misura restrittiva del braccialetto elettronico era stata più volte violata, senza che al riguardo venissero prese altre misure restrittive. Non può esserci nessun equivoco, nessun fraintendimento su questa vicenda: si tratta di un femminicidio in qualche modo annunciato».

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