Israele, parla la madre della ragazza rapita apparsa nel video di Hamas: «Ora so che è viva, riportate a casa la mia bambina»
C’è un misto indistinguibile di dolore, rabbia e speranza nelle parole pronunciate stamattina dalla madre della prima ragazza israeliana rapita da Hamas apparsa in video. «Non sapevo se fosse viva o morta, ora ho la prova che è viva. Prego il mondo di riportare la mia bambina a casa», ha detto in una conferenza stampa Keren Sherf Shem, madre di Maya. La 21enne franco-israeliana originaria di Shoham, cittadina alle porte di Tel Aviv, si trovava nel sud quel sabato 7 ottobre per partecipare a una festa a Sderot, come ha raccontato lei stessa nel video pubblicato ieri sera dai terroristi. «Sono rimasta gravemente ferita alla mano. Mi hanno portato a Gaza e qui all’ospedale e si sono presi cura di me. Ora riportatemi a casa il più presto possibile», chiede la ragazza nel filmato. All’indomani, la madre dice di aver visto la ragazza «spaventata e sofferente. Si vede che dice quello che le dicono di dire». «Mia figlia ha bisogno di cure mediche, ma è una guerriera, è una combattente. So che non mollerà e che sta incoraggiando gli altri ostaggi», ha detto ancora la signora Shem. Per poi far sentire alto il suo appello: «Prego il mondo di riportare la mia bambina a casa, era solo andata a una festa. Non è la sola, questo è un crimine di guerra». E ancora: «So che tutte le madri dicono che la loro figlia è la migliore del mondo, ma lei è una ragazza veramente speciale». Quindi la donna ha concluso in lacrime la conferenza stampa – organizzata dal Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi nell’attacco del 7 ottobre – con un messaggio diretto a sua figlia, nella speranza che possa arrivarle: «Il mio messaggio a Maya è: ti amo tanto e mi manchi».
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