A Lucca il centrodestra nega una via in memoria del presidente Sandro Pertini: «Abbiamo altre priorità»
E così a Lucca anche il presidente Sandro Pertini, da molti considerato il miglior capo dello Stato nella storia della Repubblica, è diventato una figura divisiva che non merita una qualsiasi via o piazza. A negargli questo onore è la maggioranza di centro destra che guida Palazzo Santini, sede del municipio, dove ieri 17 ottobre durante l’ultima seduta del consiglio comunale il sindaco Mario Pardini e la sua coalizione (con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) ha votato contro la mozione del consigliere di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci, sostenuta da tutta l’opposizione di centro sinistra che ha raccolto anche il voto di un esponente della maggioranza, Luciano Panelli. La richiesta era semplice e il suo passaggio dai più considerato praticamente scontato: dedicare una strada o una piazza all’ex capo dello Stato. Ma il fronte del no guidato dall’assessore, ex Casapound, Fabio Barsanti si è opposto.
Le motivazioni
Il Pd locale spiega quelle che sarebbero state le motivazioni dietro il rifiuto della maggioranza: «La motivazione è talmente surreale da lasciare sbigottiti, quanto vigliacca da far vergognare: “se non lo avete fatto voi, perché dobbiamo farlo noi?”». Tesi supportata anche dall’ex candidato sindaco e consigliere Francesco Raspini: «Siccome nemmeno loro sapevano bene come spiegare il perché (“abbiamo altre priorità” “perché non l’avete fatto prima”), hanno fatto di tutto per impedirci perfino di parlare, con l’assessore di Casapound che si è particolarmente distinto in questa specialità di cui evidentemente è pratico».
Sugli eventi che hanno preceduto la votazione, l’opposizione ha firmato una nota congiunta: «Le urla che ci ha rivolto l’assessore di Casapound Fabio Barsanti per impedirci di parlare – scrivono Pd, Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista, Lucca è un grande noi, Lucca civica-VOLT-Lucca è popolare, Misto – gli sghignazzi provocatori dell’altra assessora del gruppo Mia Pisano, le grida del motto fascista “A noi!” da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia Lido Fava, le spiegazioni fuori dell’emiciclo di vari consiglieri della maggioranza “che no, a Lucca una strada ad uno che è stato partigiano non la si può proprio dedicare”. E soprattutto il silenzio imbarazzante del sindaco, come sempre privo di qualsiasi polso e nella pratica commissariato dall’estrema destra, che è stata determinante per la sua vittoria e che da più di un anno fa ormai il buono e cattivo tempo nelle scelte dell’amministrazione: l’ultima seduta del Consiglio comunale, in cui la maggioranza ha bocciato la mozione presentata dal consigliere Daniele Bianucci rimarrà per sempre come una delle pagine più tristi e nere della storia dell’assise di Palazzo Santini».
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