Pietro Tidei e l’amministrazione condannati perché il Comune di Santa Marinella discrimina i disabili
Nuovi problemi per il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei. Il primo cittadino e l’amministrazione comunale, nella bufera dopo lo scandalo delle intercettazioni hard in municipio, sono stati condannati per la mancata adozione di un Piano che preveda l’eliminazione di un numero elevato di barriere architettoniche. A parlarne è Repubblica Roma. Il ricorso era stato presentato da Daniele Renda e dall’Associazione Luca Coscioni presso il Tribunale di Civitavecchia e il 13 ottobre il giudice Giulia Sorrentino ha emesso la condanna per la mancata adozione di un Piano. Ora Tidei e comune hanno tempo 12 mesi per approvare gli interventi necessari. Daniele Renda, persona con disabilità visiva che ha presentato ricorso, ha spiegato a Repubblica che il sindaco «è rimasto sordo di fronte alle nostre richieste. Tidei non ha avuto alcun rispetto dei diritti fondamentali delle persone con disabilità riconosciuti a livello nazionale e sovranazionale».
Leggi anche:
- Santa Marinella, l’ex poliziotta perquisita nell’inchiesta sul video hot del sindaco Tidei
- Caso Tidei, il post della preside presunta amante del sindaco di Santa Marinella: «Gogna mediatica su di me, sono la figura ideale per uno scandalo»
- Santa Marinella, “La Verità” contro Pietro Tidei: «Ecco cosa si vede nel video hot»