Sangiuliano sul taglio ai fondi per il cinema: «Crocifisso da una casta ricca perché denuncio cose sospette»
«Sono stato crocifisso sui giornali da una casta molto, molto ricca, solo perché mi sono permesso di dire che ci sono cose sospette che ti fanno riflettere, film che ricevono milioni e milioni di contributi pubblici e vengono visti da pochissime persone, solo perché mi sono permesso di toccare questo santuario di potere». Torna così sulla polemica nata dopo l’annuncio di voler tagliare i fondi per il cinema il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano. Dall’evento Italia Vincente con il quale Fratelli d’Italia celebra un anno di governo, Sangiuliano insiste: «Il tax credit [il credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva, ndr] è passato dai 400 milioni del 2019 ad oltre 800 milioni, una cifra enorme che cui si potrebbero fare tante cose».
Le macchine per la Tac con i soldi risparmiati nel cinema
Ad esempio «si potrebbero acquistare tante macchine per la Tac per abbattere liste di attesa», sostiene Sangiuliano rivolgendosi al ministro della Salute Orazio Schillaci, anche lui presente all’evento. E ancora: «Aver parlato di una riforma non significa non ritenere l’audiovisivo fondamentale, un’industria importante per l’Italia, che riconosco e davanti alla quale mi inchino. Ma solo per aver pensato di rendere il sistema più efficiente, uno viene crocifisso». Ad ogni modo, rassicura il ministro, «faremo un piccolo taglio, ma vogliamo incidere sul meccanismo di spesa e renderlo più efficiente».
Il concorso: 1000 posti nel Mic
Il ministro annuncia poi che «tra qualche giorno lanceremo un nuovo concorso per 100 figure fra ingegneri, biologi, chimici, fisici per lavorare nell’amministrazione: prima non venivano perché erano pagati poco, invece li facciamo quasi dirigenti». Nel 2023 verranno assunte 150 persone, mentre nel 2024 si dovrebbero tenere altri quattro concorsi per un totale di mille posti. Inoltre, il ministro rivendica la precedente tornata di assunzioni del Mic: «A dicembre, quando ero ministro da poco più di un mese, ho varato un concorso per 518 figure professionali: il concorso si è concluso, la graduatoria è fatta e stiamo assumendo le persone: sfido chiunque a trovare quando in Italia un concorso sia stato aperto e chiuso in appena nove mesi».
La missione a Parigi e la mostra su Tolkien
Sangiuliano rivendica poi la propria missione in Francia per recuperare alcuni reperti storici. «Sono stato al Louvre, mi sono presentato con il mio dossier e ho chiesto alla direttrice la restituzione di 7 vasi trafugati ad Ostia». «Sono beni rubati negli anni ’40, ’50, ’70» – chiarisce il ministro – «e la direttrice ha detto, alla presenza di tanti testimoni e anche a Le Monde, che nessun ministro italiano finora aveva avuto il coraggio di rivendicare i propri beni e ha ammesso che effettivamente si tratta di opere trafugate dalla mafia». Nel suo intervento Sangiuliano ha anche colto l’occasione per annunciare che il 15 novembre la premier Giorgia Meloni inaugurerà la mostra su J.R.R.R Tolkien, autore della saga de Il Signore degli Anelli, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dove verranno esposte 150 opere, tra foto documenti e ricostruzioni virtuali.
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