La foto del bambino nascosto dietro una ruota usato per i conflitti di Siria e Palestina
Come puntualmente accade quando circolano le prime notizie riguardo a delle guerre vicino a noi, in mezzo finiscono anche vecchi “meme” che adattati a seconda del periodo, diventano immagini o filmati relativi a dei conflitti in corso. Anche se si sono rivelati da anni come dei falsi, continuano comunque a venire riproposti. Un grande classico che continua a venire condiviso è l’immagine del bambino nascosto dietro la ruota di un auto. Ecco qui un esempio caricato nel 2019, che continua a risultare condiviso. In questo caso si accosta l’immagine a una foto di di Greta Thunberg che all’epoca ispirò indignazione, perché la ragazza usava prodotti in confezioni di plastica.
Per chi ha fretta:
- L’immagine in oggetto accosta Greta Thunberg (attivista climatica) a quella di un bambino, contestualizzata, secondo la narrazione, a uno scenario di guerra non meglio precisato.
- Il cambiamento climatico di cui si occupa Greta è reale tanto quanto la sofferenza dei bambini in guerra.
- L’immagine del bambino circola dal 2011 e appare originariamente su siti Web umoristici mediorientali.
Analisi
L’accostamento tra Greta e il bambino viene presentato con la seguente didascalia:
A sinistra una adolescente ricca e viziata che grida al mondo che le abbiamo rubato l’infanzia.
A destra una bambina che l’infanzia non sa neanche cosa significhi. E che, forse, non conoscerà l’adolescenza perché morirà prima.
E mentre la prima viene osannata dal mondo intero, della seconda non frega niente a nessuno. O quasi…
Il post è tornato a circolare prepotentemente nel corso del recente conflitto tra Hamas e Israele. Ecco un esempio di condivisione recente:
L’uso del bambino nascosto dietro una ruota
Della foto che ritrae la nota attivista climatica ci eravamo occupati qui, trovando non poche forzature nel modo in cui era stata diffusa. Ancor più forzato risulta il crossover tra Greta e il bambino che piange dietro la ruota di un’auto. L’immagine diventa virale nel 2012 e viene presto associata al contesto della guerra in Siria.
Ci sono anche pagine filo-palestinesi che utilizzano la medesima immagine.
Come accertato in diverse analisi passate (per esempio qui e qui), non solo il contesto originale è ignoto, ma andando a ritroso fino alla prima pubblicazione nota – il forum arabo Nasaimoman nel 2011 -, scopriamo che non c’è nessun riferimento a scenari bellici. Inoltre l’immagine ha cominciato a circolare in siti umoristici mediorientali, come l’iraniano Bartarinha.
Conclusioni
Se il contesto dell’immagine del bambino risulta ancora un mistero – anche se abbiamo visto che comincia a circolare nei siti Web mediorientali a scopo umoristico -; è invece chiaro quanto sià pretestuoso l’accostamento con Greta Thunberb. La nota attivista non si occupa infatti di conflitti mediorientali, bensì di cambiamento climatico, che esiste a prescindere da quanto sia stata fortunata l’infanzia di chi ne parla.
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