La donna investita da una suora a Roma: «Sono andate via senza aiutarmi, quella al volante diceva che non ero sulle strisce»
La storia della suora accusata di aver investito una donna in viale dei Quattro Venti a Roma fa un salto di qualità. I vigili del gruppo Monteverde che sono intervenuti domenica 15 ottobre hanno inviato un’informativa in procura. E adesso potrebbe aprirsi un’inchiesta con le ipotesi di reato di omissione di soccorso e di fuga. La cittadina congolese di 38 anni è stata medicata all’ospedale San Camillo e ha ricevuto 12 giorni di prognosi. Mentre la suora 52enne che si trovava alla guida con i pizzardoni ha tenuto il punto: «Non è vero che l’ho investita. E non era sulle strisce». La sua residenza è in un convento in via San Pancrazio. Con lei c’era un’altra suora quarantenne dai tratti asiatici. La vittima, che si chiama Patty, ha raccontato oggi al Corriere di Roma cosa è successo: «Stavo andando al lavoro in via Busiri Vici. Dovevo assistere un paziente. Non sono mai arrivata».
«Dai, alzati, non ti sei fatta niente»
Dice di non aver ricevuto chiamate dalle suore dopo l’incidente: «Non si è fatto vivo nessuno. Né con me, né con gli amici che mi ospitano a Roma dove vivo da cinque anni. Ma se devo proprio dire, non è che me l’aspettassi». Perché le suore «sono andate via senza nemmeno aiutarmi a rialzarmi da terra. A soccorrermi sono state tre persone che stavano in un piccolo bar vicino all’incrocio. Mi hanno fatto sedere su una macchina». Mentre «quella che guidava, un’italiana sulla sessantina, non ha fatto altro che ripetermi che non stavo sulle strisce e che non mi ero fatta niente. “Dai, alzati”, mi diceva. Vicino a lei c’era una religiosa più giovane, di circa 40 anni, dai tratti asiatici. È sempre rimasta in silenzio». Patty dice di aver discusso «con quella al volante. Quello che diceva non era vero. Gli ho anche detto che non potevano andare via. E che se lo facevano le avrei fotografate. E così ho fatto».
«Io sono anche cattolica»
Poi sbotta: «Ma dico: vi sembra un comportamento normale? Io sono anche cattolica». E ancora: «Se proprio dovevano andare via, avrebbero almeno potuto lasciarmi il numero di telefono. Come si fa in questi casi. Per fortuna qualcuno ha preso anche la targa del pulmino e così sono state rintracciate». Ieri Patty è andata «al comando di via di Donna Olimpia per consegnare il referto medico da allegare al verbale. So che si stanno occupando del caso, vediamo come andrà a finire». Oltre all’aspetto penale, gli avvocati della 34enne e del convento di suore sono in contatto, forse per definire il risarcimento.