Paola Ferrari e le colleghe troppo scollacciate in tv: «Non sono una rosicona. Diletta Leotta è furba»
Paola Ferrari, giornalista tv di lungo corso, tornata conduttrice di 90° minuto, dice di non essere per niente rosicona. Anche se Melissa Satta l’ha apostrofata così dopo che Ferrari aveva criticato la scelta di Sky di affidare alla showgirl il ruolo di opinionista nei suoi programmi sportivi sulla Serie A. In un’intervista al Corriere della Sera Ferrari spiega che a non piacerle era «il ruolo che le avevano assegnato, sfruttando la sua fisicità prorompente. Quel momento del“leva-giacca”, in cui restava in top, tra le risatine degli uomini in studio, lo trovavo mortificante». Mentre l’invidia «non so cosa sia, grazie a Dio. La mia è una battaglia contro la spettacolarizzazione in senso estetico della figura femminile nel calcio». E Diletta Leotta?
Il leva-giacca di Melissa Satta
Ferrari conferma nel colloquio con Giovanna Cavalli che non la vorrebbe come modello per sua figlia: «Diletta è furba e fortunata, fa un sacco di soldi, beata lei, però non si può mitizzare un’immagine di donna perfetta con il seno che sfida la forza di gravità, non è reale. Secondo me è molto brava, ma nessuno se ne accorge, nessuno ne parla». Dice di essere a favore dei ritocchi estetici: «Se una ha un problema o vuole rimettersi in forma, non per tramutarsi in oggetto dell’apprezzamento maschile. Io sono grata di come sono, non ho mai cambiato connotati o misure, ho puntato sulla professionalità». Mentre Belen Rodriguez è «priva di talento»: «Non ci conosciamo ma la trovo molto simpatica. So che è una donna di grandissimo cuore, vera, che si innamora e ci sbatte la testa, prova sentimenti, soffre e ha il coraggio di mostrarsi da perdente».
Le sue preferite
Le sue preferite sono «Simona Rolandi, ora alla Ds, bravissima. E Anna Billò, finché c’è stata. Se fossi invidiosa della bellezza altrui, non avrei da anni una carissima amica stupenda come Alba Parietti. Sono felice dei suoi successi, non c’è mai stata rivalità, le voglio bene». Anche se ammette che nel suo mestiere l’avvenenza aiuta: «Certo, quando si entra nelle case degli italiani bisogna presentarsi sempre al meglio, l’ho imparato da Silvio Berlusconi. Ma le scorciatoie con la quinta di seno funzionano per poche fortunate, per la maggior parte no. Se sbagli strada poi è difficile tornare indietro». Infine, ammette di invidiare «la fisicità di Melissa, lei è così alta, io piccolina. A Diletta il sorriso bellissimo e gli occhi da cerbiatto. Anche Elodie è favolosa». Mentre le donne «devono amarsi di più, perché meritano di più di così».
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