Pietrangelo Buttafuoco designato da Sangiuliano presidente della Biennale. FdI: «È stato infranto un tetto di cristallo»
Pietrangelo Buttafuoco è stato designato dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, presidente della Fondazione La Biennale di Venezia. «Con la sua designazione è stato infranto un altro tetto di cristallo», annuncia in una nota Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario dei senatori di Fratelli d’Italia. «Spesso – prosegue Speranzon – la Fondazione La Biennale è stata considerata dalla sinistra un feudo in cui collocare amici e accoliti. Buttafuoco, finalmente, afferma un cambio di passo che il governo Meloni vuole imprimere in ogni sede culturale e sociale della nazione: solo personalità scelte per lo spessore, la competenza e l’autorevolezza. A Buttafuoco vanno le mie vive congratulazioni ed i miei migliori auguri di buon lavoro», conclude. Buttafuoco prenderà il posto di Roberto Cicutto, che comunque resterà in carica fino a marzo 2024 «al fine di garantire la necessaria continuità istituzionale e un graduale e ordinato passaggio di consegne», riferiscono fonti del Ministero della Cultura. La proposta di nomina del giornalista, 60enne, «rappresenta – concludono – solo l’inizio di un percorso il cui primo passo è il parere consultivo delle Commissioni Cultura di Camera e Senato».
Il nome di Buttafuoco era già stato dato per certo a fine luglio. Per il Giornale dell’arte, il giornalista – si legge in un articolo datato 20 luglio 2023 – godrebbe non solo dell’appoggio del governo Meloni, ma anche di uno sponsor d’eccezione, quantomeno per il suo passato, e cioè l’ex presidente della Camera Luciano Violante. L’ex magistrato è presidente della Fondazione Leonardo Civiltà delle Macchine, a cui anche Buttafuoco collabora in virtù di un’antica amicizia che lega i due, già autori di un libro a quattro mani Pedagogia e politica – Costruire comunità pensanti. Buttafuoco è stato redattore al Secolo d’Italia, il quotidiano prima dell’Msi e poi di Alleanza nazionale e ha collaborato con il Giornale, il Foglio, Panorama e anche la Repubblica. Per un breve periodo è stato anche direttore del Teatro stabile di Catania, da cui proviene, ed è stato autore di diversi saggi e romanzi, tra cui l’ultimo sulla vita di Silvio Berlusconi. Le strade tra Buttafuoco e la Biennale si erano già incrociate nel 2017, quando lo scrittore ironizzò contro la Biennale Arte «Viva Arte Viva» curata da Christine Maciel. In quell’occasione Buttafuoco invitò i curatori dell’esposizione a «procurare ai cosiddetti artisti un qualunque lavoro».
Zaia: «La presidenza è una carica importante nel guidare e sostenere la Biennale»
Sulla nomina di Buttafuoco è intervenuto anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha ringraziato il ministro Gennaro Sangiuliano per «la grande attenzione rivolta alla Fondazione e a tutti i temi che riguardano Venezia». «La presidenza è una carica importante nel guidare e sostenere la Biennale, soprattutto per il ruolo lungimirante di promozione dell’arte e della cultura in ambiti ancora non percorsi, fedele al mandato storico di un ente come questo», si legge nella nota di Zaia. «Con l’occasione – conclude Zaia – non si può non esprimere un profondo ringraziamento al presidente uscente Roberto Cicutto per l’importante collaborazione istituzionale e l’ottimo lavoro svolto che ha reso la Biennale una macchina imbattibile nell’anticipare tutte le novità e innovazioni nel campo culturale internazionale».
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