Arrestato dopo aver fatto sesso con la bambola gonfiabile di un defunto, la bravata di un dipendente delle pompe funebri
È accusato di tentato furto con scasso, violazione di domicilio e manomissione di prove fisiche, il dipendente delle pompe funebri che avrebbe avuto anche un rapporto sessuale con una bambola gonfiabile in casa di una persona morta da poco. Ryan Smith, 41 anni, lo scorso 6 ottobre era andato nella città di Chalco, nel Nebraska, a ritirare il cadavere di un uomo di 51 anni, deceduto per morte naturale in un residence all’incrocio tra Giles Road e la 144esima strada. Il fattorino era infatti uno dei due dipendenti della Mid America First call, società che si occupa di recupero e trattamento dei cadaveri. Dopo aver fatto il sopralluogo, più tardi quello stesso giorno Smith aveva contattato l’amministratore del residence sostenendo che lo sceriffo della contea di Sarpy, Tori Boldt, gli aveva chiesto di raccogliere una bambola gonfiabile a grandezza naturale per sottoporla a un esame di biopsia. Ma il capitano Boldt si è difeso aggiungendo che «a meno che non avesse a che fare direttamente con una sorta di crimine nefasto per il quale pensiamo che sia una prova, come un omicidio, o che abbia una sorta di traccia che vorremmo analizzare… non prenderemmo mai le proprietà di qualcuno dalla scena di una morte del genere».
L’amministratore del residence si era però opposto alla richiesta di Smith e per questo si è insospettito quando ha iniziato a sentire dei rumori che provenivano dall’interno dell’appartamento. L’uomo ha aspettato fuori e ha scoperto Smith uscire dall’abitazione, che era posta sotto sequestro con catenaccio chiuso e catena assicurata, con la camicia slacciata e i pantaloni in disordine. Così l’amministratore ha chiamato Boldt perché non c’erano agenti con l’uomo che pretendeva di prendere la bambola per le indagini. Smith è stato raggiunto in seguito dagli agenti ed è stato arrestato sebbene, come sostiene il suo avvocato d’ufficio Thomas Strigenz, abbia pagato una cauzione di 500 dollari. Gli investigatori che sono tornati sul posto hanno trovato, come si può leggere dal verbale che è stato diffuso online, gli oggetti posizionati in modo diverso rispetto alle fotografie scattate la mattina. Anche la scientifica della Contea di Douglas è stata convocata per indagare sul caso e analizzare di nuovo la scena per raccogliere le impronte digitali e campioni di DNA. Infatti, da un primo esame successivo all’arresto, alcuni agenti hanno rivelato che la bambola era «appiccicosa» e che qualcosa aveva sfregato «il suo interno cosce». L’ufficio dello sceriffo di Sarpy ha dichiarato che non vi sono prove che Smith abbia manomesso altre scene del crimine. La società per cui lavorava Smith ha annunciato di esser disponibile a collaborare con le autorità. Smith comparirà il prossimo 4 dicembre davanti al tribunbalke della contea di Sarpy.
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