Il nipote di Oriana Fallaci diffida gli organizzatori della manifestazione lanciata da Salvini: «Non usate il suo nome»
Non ci sta il nipote di Oriana Fallaci a vedere il nome della stessa associato alla manifestazione «per i valori occidentali» lanciata dal vicepremier Matteo Salvini e prevista per sabato 4 novembre a Milano. Così si rivolge ai suoi avvocati che in un comunicato fanno sapere di aver diffidato gli organizzatori dell’evento. «In nome e per conto del Signor Edoardo Domenico Perazzi, si comunica che il nostro Assistito si oppone all’uso del nome e dell’immagine di Oriana Fallaci per la manifestazione politica del 4 novembre p.v. a Milano recentemente pubblicizzata come “In nome di Oriana Fallaci per difendere l’Occidente” e ha diffidato gli organizzatori della stessa manifestazione», scrivono i legali nella nota diffusa dall’agenzia Adnkronos. Perazzi è erede universale di Oriana Fallaci, nonché curatore del suo patrimonio materiale e immateriale.
I motivi
Gli avvocati del nipote della scrittrice spiegano i motivi. «Mai, per sua espressa volontà, la Signora Oriana Fallaci è stata associata nella sua vita direttamente o indirettamente a un partito o a un leader politico, avendo sempre rivendicato fermamente la propria indipendenza come elemento indispensabile per lo svolgimento della sua professione di giornalista e scrittrice», si legge nella nota. Pertanto, secondo Perazzi «non è opportuno che alcuna forza politica (di qualsiasi segno) utilizzi il nome e l’immagine di Oriana Fallaci per promuovere proprie iniziative, ciò ledendo la sua reputazione professionale». Una diffida che richiama gli artt. 6, 8 e 10 del codice civile che prevedono – tra le altre cose – la tutela del diritto al nome, che vale anche da parte degli eredi di una persona defunta, e inibisce l’uso dell’immagine di un personaggio pubblico laddove dovesse ledere la sua reputazione.
Una manifestazione contestata da più fronti
Da qui la richiesta agli organizzatori di eliminare nome e immagine di Fallaci da tutto ciò che riguarda la manifestazione e di fare un comunicato in cui lo si annuncia esplicitamente. I legali fanno sapere che qualora non venisse fatto, il nipote della giornalista passerà per ulteriori vie legali. La manifestazione del 4 novembre sta scontentando più fronti. Nelle scorse settimane, infatti, l’evento ha attirato numerose critiche sia da parte dell’opposizione che da qualche alleato del centrodestra. Dalla vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli, che ha chiesto di «evitare situazioni rischio» al vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè (Forza Italia), che ha aggiunto: «Non si tratta di un errore, ma è solo una questione di opportunità. La preoccupazione è che andare in piazza in questo momento, inconsapevolmente, possa attirare elementi esagitati, fomentare chi non crede nei nostri valori e provocare forti contestazioni».
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