La bufala delle «terroriste di Hamas travestite da civili»
Un classico caso in cui si accusa persone che appaiono in video in zone di conflitto di essere attori. Questa è la dinamica in cui si inseriscono due filmati messi a confronto sui social. In ciascuno compare una coppia di donne, che secondo chi condivide il confronto sarebbero le stesse in entrambi i video. Tuttavia, in realtà si tratta di quattro donne diverse. Per questa e altre verifiche vi suggeriamo i due speciali “Le bufale della propaganda pro Israele” e “Le bufale della propaganda pro Palestina“.
Per chi ha fretta
- Circola un confronto video in cui si sostiene che quattro donne diverse siano in realtà la stessa coppia.
- Si tratterebbe di due terroriste di Hamas che prima agitano le pistole e poi si travestono da civili e piangono davanti alle telecamere.
- In realtà, i due video non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro essendo anche stati girati in due luoghi distanti centinaia di chilometri l’uno dall’altro in date diverse.
- In sintesi, si tratta di quattro donne diverse
Analisi
Questa è la descrizione che accompagna un confronto tra due video (condiviso anche qui in forma di reel).
Video 1: Due terroriste di Hamas agitano le pistole.
Video 2: Le stesse donne che fingono di essere vittime di un bombardamento mentre sono vestite da civili davanti alle telecamere.
Nel primo appaiono due donne apparentemente festanti mentre brandiscono armi da fuoco che puntano al cielo. Nel secondo, altre due donne – che molti sostengono essere le stesse del primo video – si disperano camminando abbracciate l’una all’altra. In realtà, si tratta di quattro donne diverse
Si tratta di quattro donne diverse
Come fa notare il giornalista e fact checker Peter Burger, il primo video mostra la commemorazione di due militanti di Fatah – organizzazione politica e paramilitare per la liberazione della Palestina dall’occupazione israeliana – che a giugno sono stati uccisi dai militari israeliani in un’incursione nel campo profughi di Balata, non lontano dalla città di Nablus, in Cisgiordania. Nello specifico, la donna che si vede al centro dell’inquadratura è la madre di Mohamad Hashash, 19enne ucciso dagli israeliani nell’attacco.
La commemorazione si è tenuta il 28 settembre, come mostra questo post sul canale Telegram del canale di informazione palestinese Filistinpost, presente anche su Instagram. Lo stesso canale di informazione mostra che le due donne sono in realtà quattro persone distinte.
Il secondo video, pubblicato il 9 ottobre, proviene dalla striscia di Gaza e ritrae, appunto, una madre disperarsi per la morte del figlio.
I luoghi dei due video sono distanti oltre 100 chilometri, molti dei quali andrebbero percorsi su suolo israeliano.
Conclusioni
Circola un confronto video in cui si sostiene che quattro donne diverse siano in realtà la stessa coppia. Si tratterebbe di due terroriste di Hamas che prima agitano le pistole e poi si travestono da civili e piangono davanti alle telecamere. In realtà, i due video non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro essendo anche stati girati in due luoghi distanti centinaia di chilometri l’uno dall’altro in date diverse. In sintesi, si tratta di quattro donne diverse.
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