Jannick Sinner dopo la vittoria a Vienna: «Le sconfitte mi hanno aiutato a crescere»
Il tennista Jannik Sinner ieri ha vinto l’Atp di Vienna battendo Medvedev. Si tratta del quarto titolo dell’anno e del decimo in carriera per lui, che ha eguagliato il quarto posto nella classifica dello sport già raggiunto da Adriano Panatta. A 22 anni spiega in un’intervista a La Stampa che tutto è cambiato dopo gli Us Open: «Mi sento sempre meglio, e paradossalmente anche quella sconfitta mi ha aiutato a crescere. A Pechino ho giocato meglio che un mese prima, e oggi meglio di un mese fa. Ma un mese è troppo poco per cambiare così tanto: questo è il frutto del lavoro che stiamo facendo da un anno e mezzo». Oggi si pone come obiettivo le Atp Finals di Torino: «Lì in campo ci saranno gli otto migliori giocatori del mondo. Quindi ognuno di noi può vincere».
La colazione con papà
Oggi dice che «quello che fai fuori del campo conta, certo, sia mentalmente sia fisicamente. Sto ancora cercando di capire come funziona il mio cervello, credo di saperlo sempre meglio, ma qualche errore ancora lo faccio: del resto a 22 anni sarebbe strano il contrario, no? Ma se poi in campo non hai il coraggio di fare certe cose, conta poco. È lì che bisogna dimostrare di essere forti». E aggiunge che a Vienna è stato bello avere suo padre vicino perché «abbiamo fatto colazione insieme tutta la settimana. Di solito capita solo quando sono a casa, ma per uno, due giorni al massimo, quando vado a trovare i nonni». E fa sapere che a breve arriverà l’auto che ha acquistato: «Ma il modello è un segreto. Posso solo dirvi che è un’Audi».
Le cose da migliorare
Sinner sente che nel suo tennis «ci sono tante cose da migliorare, perché anche se ho avuto una bella stagione non mi dimentico che in tre Slam su quattro non ho fatto bene. La cosa più importante, in vista della prossima stagione, sarà la preparazione fisica. Devo diventare un atleta ancora migliore».