Grecia, la polizia arresta 21 esponenti di Casapound: volevano andare a una commemorazione di Alba Dorata
Ieri sera, 31 ottobre, la polizia greca ha arrestato 21 neonazisti italiani allo sbarco all’aeroporto internazionale di Atene Eleftherios Venizelos. L’agenzia di stampa Agi racconta che avrebbero dovuto partecipare a un raduno previsto per oggi, primo novembre, a Neo Heraklion. Si trattava di una commemorazione per Manolis Kapellonis e Yorgos Fundulis, due esponenti del movimento ultranazionalista “Alba Dorata”. Sono stati assassinati a colpi di arma da fuoco davanti a una sezione del partito nel 2013 proprio a Neo Heraklion. Secondo fonti della Polizia ellenica le autorità avevano raccolto informazioni sul viaggio in aereo di 21 italiani di estrema destra che avevano risposto agli appelli degli organizzatori del raduno, inviati in tutta Europa. I ventuno sono stati trattenuti presso la Direzione degli stranieri: nei loro confronti sarà avviata la procedura di espulsione amministrativa per motivi di sicurezza nazionale. Di fronte al rischio di possibili scontri oggi, il giornale greco Kathimerini fa sapere anche che la direzione generale di polizia dell’Attica ha emesso un divieto sia per il raduno di commemorazione di oggi che per le altre contro-manifestazioni annunciate da rappresentanti di organizzazioni antifasciste greche. CasaPound ha fatto sapere che gli arrestati sono suoi appartenenti attraverso Telegram. «È inaccettabile che oltre 20 persone vengano arbitrariamente fermate e arrestate appena scese da un aereo solo per voler partecipare alla commemorazione di due ragazzi assassinati a sangue freddo», ha scritto il presidente di Casapound Gianluca Iannone, capo della delegazione giunta ad Atene e tra i fermati dalle forze dell’ordine. «L’intervento della polizia è stato arbitrario e privo di alcun senso, con uno schieramento spropositato di agenti e di certo questa repressione ingiustificata non ci impedirà di commemorare due ragazzi barbaramente uccisi a sangue freddo».
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