Marta Fascina dice che tornerà in Parlamento per la Legge di Bilancio: «Il ponte sullo stretto? Intitoliamolo a Silvio»
Adesso c’è una data per il ritorno in Parlamento di Marta Fascina. Mentre la “vedova” di Silvio Berlusconi risponde anche a chi la accusa di avere troppa influenza nei confronti dell’ex premier. E dice che nei momenti di sconforto ascolta le canzoni che Silvio le dedicava. Nega anche che la famiglia le abbia chiesto di lasciare Villa San Martino. E propone di intitolare all’ex Cavaliere il ponte sullo Stretto di Messina. Mentre sulla separazione tra Andrea Giambruno e Giorgia Meloni manifesta al «presidente» la sua più totale ed affettuosa vicinanza. Anche se, avverte, Forza Italia «continuerà a battersi per rendere realtà le questioni più care a Berlusconi: pensioni minime a mille euro, flat tax, separazione delle carriere e responsabilità dei magistrati, tutela del bene “casa”».
Il ritorno
Fascina dice oggi in un’intervista al Corriere della Sera che tornerà in Parlamento «prima delle votazioni per la Legge di Bilancio, che è la legge più importante». Nel colloquio con Tommaso Labate la donna che l’ex premier chiamava “moglie” risponde anche all’esponente anonimo di Forza Italia che a Report la criticava per la troppa influenza nei confronti di Berlusconi: «È stato coinvolto un presunto parlamentare di Forza Italia per dichiarare falsità e gettare fango su un’intera comunità politica. Penso che le interessate fonti della trasmissione non abbiano danneggiato solo me, ma la memoria del presidente e quella che dovrebbe essere la nostra comune casa politica. La notizia è talmente ridicola che non meriterebbe neppure una smentita». Dice poi che Paolo Berlusconi le vuole «un gran bene». Lei invece ha «perso» l’uomo della sua vita, «colui che mi ha regalato quotidianamente gioia e amore».
La notte prima di morire
Fascina aggiunge che «la notte prima di andarsene mi ha detto “ti amo” e mi ha ribadito quanto fossimo indispensabili l’uno per l’altra; mentre nell’ultimo istante, il più terribile, quello che ho stampato nella mente e nel cuore, mi ha stretto forte la mano». E fa sapere che non ha superato il lutto: «Soprattutto nei momenti di sconforto, ascolto le tante canzoni d’amore che il mio Silvio era solito dedicarmi ed intonare. Tra le tante cose, è stato anche un abile compositore di canzoni, ne ha scritte ben 130. Ma al di là della musica, ciò che mi fa compagnia è il ricordo di ogni istante trascorso insieme». Su Villa San Martino dice che la volontà dei figli di riprendersela è puro gossip «destituito di ogni fondamento». Mentre Forza Italia «sotto l’autorevole guida di Antonio Tajani si sta seguendo quanto previsto dalle norme statutarie». E quello di Meloni «è un governo dalla chiara impronta politica che sta ben operando con responsabilità, serietà e prudenza».
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