«Mi ha violentato con i suoi parenti». Norvegese denuncia il convivente salentino, ma per la pm non è credibile
Lo aveva conosciuto in Svezia e lo ha raggiunto in un comune salentino. Non sapeva però che la sua scelta l’avrebbe portata, stando alla sua denuncia, a vivere un incubo. Una norvegese ha dichiarato di esser stata bloccata in casa dal compagno, senza possibilità di uscire da uno stanzino e obbligata a coltivare il giardino tutto il giorno. Picchiata con un bastone e seviziata sessualmente dal fidanzato, dai suoi genitori e da altri uomini da gennaio a giugno 2021. Secondo il compagno non c’è nulla di vero nelle sue parole. «Una bugiarda patologica» per l’uomo, spiega Repubblica Bari, «che doveva bere un litro di vino al giorno». Dopo la denuncia il ragazzo è finito indagato con i genitori e altre persone in sequestro di persona, estorsione, lesioni personali, violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo. La donna aveva persino raccontato di abusi ripresi con il telefonino da un amico del convivente. Ma di queste immagini non è mai stata trovata traccia. Così, dopo le indagini fatte, è arrivato il decreto di archiviazione per tutto il gruppo, sollecitato dalla pm Giorgia Villa. Scarsa credibilità e attendibilità della persona offesa, spiega la pm nella sua richiesta di archiviazione accolta dal gip. Su alcuni oggetti per esempio, una cintura e uno scialle (utilizzati per le presunte violenze) in base agli esami effettuati dal Ris di Parma ci sono solo tracce biologiche riconducibili esclusivamente al salentino e alla donna e non ad altri, come inizialmente ipotizzato.