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Lexus & Vovan brindano alla beffa a Giorgia Meloni: «Ingenua e vanitosa, come tutti i leader occidentali. E presto ne sentirete altri»

02 Novembre 2023 - 19:54 Redazione
Uno dei due autori dello scherzo chiarisce In un'intervista a Fanpage: «Non abbiamo alcun legame coi servizi, ritardo nella messa in onda per esigenze di produzione»

Giorgia Meloni non è stata la prima a cascare nello scherzo telefonico dei due comici russi Vovan e Lexus, ma non è neanche l’ultima. A rivelarlo è lo stesso Lexus, che in un’intervista a Fanpage svela che il duo ha già conversazioni con altri primi ministri e capi di Stato pronte da mandare in onda. «Non posso anticipare niente, rovinerei il nostro lavoro. Ma vedrete che sarà interessante anche dalle vostre parti», assicura il comico russo. E quando il giornalista Riccardo Amati gli chiede (via Telegram) come è riuscito a far credere a Palazzo Chigi di essere al telefono con un importante leader africano, Lexus risponde: «La nostra arma, anche con Meloni, è stata la vanità dei vostri politici». Secondo il comico russo, però, c’è un altro elemento che ha contribuito a far funzionare lo scherzo. «Non è che Meloni è stata un po’ ingenua?», chiede il giornalista di Fanpage. E Lexus risponde: «Certo, ha candidamente ammesso che non solo lei ma anche altri politici europei hanno perplessità sulla guerra in Ucraina. E questo è il punto politico più clamoroso della telefonata».

La beffa a Palazzo Chigi e i legami (negati) coi servizi russi

Per quanto giudicata vanitosa e un po’ ingenua – ma «non più di altri leader occidentali» -, Lexus ha notato una differenza tra Meloni e gli altri capi di Stato cascati nei suoi tranelli: «Era empatica, aveva voglia di parlare, di confrontarsi, di chiedere oltre che dichiarare. Una persona piena di emozioni. Cosa non comune, quando giochiamo con personaggi di spicco della politica». Quanto all’organizzazione dello scherzo telefonico, il comico ha smentito la ricostruzione fatta da Palazzo Chigi secondo cui il primo contatto sarebbe avvenuto per mail. «Il primo approccio è stata una telefonata. Poi c’è stata una fitta catena di contatti. Ma quello iniziale è stato al telefono», assicura Lexus. Per quanto riguarda la teoria secondo cui lo scherzo sarebbe in realtà una mossa orchestrata direttamente dai servizi di sicurezza russi, il comico nega di avere legami con il Cremlino: «Probabilmente ne avete di più voi che non io e Vladimir (Putinndr). E non è mai stata prodotta alcuna prova di queste accuse nei nostri confronti». Piuttosto, ammette Lexus, «è possibile» che siano stati i gestori del canale a parlare della registrazione con il governo di Mosca prima di mandarla in onda.

Credits foto: X | Vovan e Lexus, i due comici russi autori dello scherzo telefonico alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni

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