L’ex medico della Virtus in carcere anche per la morte della suocera: «Prova generale dell’omicidio della moglie». Inchiodato dallo smartwatch
Giampaolo Amato, il medico 64enne della Virtus Basket di Bologna in carcere dall’8 aprile scorso con l’accusa di aver avvelenato e ucciso la moglie Isabella Linsalata, ora dovrà rispondere anche dell’omicidio della suocera 87enne Giulia Tateo. Nel corso delle indagini sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a suo carico per la morte dell’anziana donna, avvenuta tra l’8 e il 9 ottobre 2021, ovvero 22 giorni prima dell’omicidio della figlia. I carabinieri hanno quindi eseguito una nuova misura cautelare in carcere nei confronti del medico, dopo che il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Bologna. «Una sorta di prova generale prima dell’omicidio che probabilmente gli sta più a cuore». Così il gip ha descritto l’assassinio della suocera. Sia l’omicidio della signora Linsalata che quello della madre della stessa sono, secondo il giudice citato dal Corriere della Sera, accomunati da «una fine premeditazione».
Le indagini
A inchiodare Amato nelle indagini è stato il ritrovamento sul corpo della suocera delle stesse sostanze tossiche che erano state individuate nel cadavere della moglie. Ovvero una benzodiazepina e un anestetico ospedaliero. Inoltre, le indagini hanno consentito di ricostruire anche i movimenti dell’indagato la notte dell’omicidio grazie all’analisi dei dispositivi tecnologici che usava, ad esempio lo smartwatch collegato al cellulare che registrò tutti i suoi movimenti. Oltre ad aver accertato la conoscenza da parte del medico dell’utilizzo della benzodiazepina incriminata.
I sospetti grazie allo smartwatch del medico
La notte in cui è morta l’87enne, i sensori di movimento dell’orologio smart dell’uomo hanno registrato ben sette salite dalle 23.03 alle 7.10 del mattino. In tutto il mese di ottobre sono state rilevate altre due sole salite notturne, ovvero il 31 ottobre, giorno in cui è morta la moglie. Sospetti anche i battiti cardiaci, risultati particolarmente insoliti, perché molto elevati rispetto alle rilevazioni dei giorni precedenti.
Il caso Giampaolo Amato
Il caso di Giampaolo Amato è scoppiato nell’aprile scorso, quando l’uomo è stato arrestato in via cautelare dopo quasi due anni di indagini. La moglie, allora 62 enne, era stata trovata priva di sensi il 31 ottobre 2021 proprio dal dottore che aveva allertato i Carabinieri e i soccorsi del 118. L’autopsia fatta sul cadavere della vittima e gli accertamenti medico-legali avevano poi dimostrato che a uccidere Linsalata era stato un mix letale di due farmaci. Secondo le accuse del pm, Amato avrebbe ucciso moglie e suocera per motivi ereditari, così da avere la disponibilità degli immobili in cui risiedevano le due donne, e soprattutto per avere piena libertà nella propria relazione extraconiugale con l’amante.
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