In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ESTERIAntony BlinkenBenjamin NetanyahuBombardamentiEvacuazioneGazaHamasIsraeleMedio OrientePalestinaTerrorismoUSA

Gaza, evacuati altri sette italo-palestinesi. Colpite le ambulanze davanti all’ospedale di Al-Shifa. Netanyahu: «Niente pausa umanitaria»

03 Novembre 2023 - 23:51 Redazione
Continuano i combattimenti nella Striscia. Il raid davanti a uno dei poli sanitari di Gaza perché un veicolo è stato «identificato come mezzo di trasporto di una cellula di Hamas»

L’esercito israeliano ha confermato di aver colpito diverse ambulanze davanti un ospedale della Striscia di Gaza, Al-Shifa perché «identificato come mezzo di trasporto di una cellula di Hamas». «Abbiano informazioni che dimostrano come il metodo utilizzato da Hamas sia di trasferire combattenti e armi all’interno di ambulanze», ha dichiarato un portavoce di Tsahal, aggiungendo che nell’operazione sono stati uccisi alcuni miliziani dell’organizzazione palestinese. Il ministero della Sanità di Hamas parla di 13 vittime. «Il massacro dell’ambulanza ha provocato 13 morti e 26 feriti», ha affermato il portavoce del ministero Ashraf al-Qidreh. «Queste ambulanze – ha aggiunto – trasportavano diverse persone ferite destinate ad essere ricoverate in Egitto».

Intanto altri sette cittadini italo-palestinesi sono riusciti a uscire dalla Striscia di Gaza e si sono rifugiati in Egitto. A darne l’annuncio è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che su X scrive: «Anche oggi abbiamo messo in sicurezza 10 persone da Gaza. Sono 7 italo-palestinesi più i loro familiari. Tra loro due giovani donne incinte. Stanno bene e in viaggio per Il Cairo». Nei giorni scorsi, erano stati cinque i cittadini italiani, tra cui una bambina di sei anni, che hanno attraversato il valico di Rafah e sono arrivati in Egitto. I sette cittadini arrivati oggi al Cairo, che diventano 10 se si considerano anche i familiari non italiani, «sono tutti in buona salute», ha assicurato Tajani. Intanto continua l’offensiva israeliana a Gaza. Nella notte, stando alle parole dell’Israel defence forces, ci sarebbe stata «un’eroica battaglia» tra esercito israeliano e palestinesi. Le truppe di Tel Aviv hanno annunciato di aver ucciso un comandante del Battaglione Sabra Tel al-Hawa che «ha avuto un ruolo centrale nell’organizzare il combattimento con le truppe nella Striscia», ha detto il portavoce dell’Idf, sottolineando come «in questi anni Dalul ha ricoperto una serie di incarichi nei battaglioni di Hamas e nella brigata di Gaza City».

I combattimenti

Nonostante un «fuoco pesante» da parte dei «terroristi», l’Idf «ha diretto attacchi aerei di aerei e artiglieria. I terroristi sono stati uccisi e il pericolo per le truppe è stato eliminato», conclude. Intanto, droni Usa hanno sorvolato Gaza per raggiungere gli ostaggi israeliani rapiti dal partito-milizia Hamas il 7 ottobre scorso: lo ha confermato il Pentagono. I velivoli senza pilota – all’opera da una settimana, stando ai media che citano fonti anonime Usa – stanno raccogliendo informazioni per localizzare le persone rapite. Tra gli edifici colpiti oggi dalle incursioni israeliane c’è anche l’Istituto francese di Gaza. Un episodio che ha spinto l’Eliseo a chiedere «immediate spiegazioni» di quanto avvenuto al governo israeliano. Nessun dipendente e nessun cittadino francese, ha precisato il ministero degli Esteri di Parigi, si trovava al momento dell’assalto all’interno dell’Istituto.

Blinken a Tel Aviv

Questa mattina il segretario di Stato americano Antony Blinken è atterrato a Tel Aviv, dove ha incontrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Dopo l’incontro tra i due, avvenuto intorno alle 10 di oggi – venerdì 3 novembre – Blinken si è unito con i membri del gabinetto di guerra israeliano, il presidente Isaac Herzog e il leader dell’opposizione Yair Lapid. Il capo della diplomazia Usa – nella sua terza visita dall’inizio del conflitto – ha provato a convincere Israele ad adottare pause per far arrivare altri aiuti umanitari nella Striscia. Netanyahu, però, mantiene la linea dura. «Non accetteremo una pausa umanitaria fino a quando gli ostaggi saranno stati restituiti», ha affermato il premier israeliano in un discorso alla nazione, in cui ha ribadito l’opposizione di Tel Aviv all’ingresso di combustibile nella Striscia attraverso il valico di Rafah. La visita di Blinken in Israele è durata solo alcune ore. Gli Stati Uniti, ha fatto sapere la radio pubblica israeliana Kan, hanno affrontato con i funzionari israeliani la visione del «giorno dopo a Gaza, una volta che Hamas fosse stato sconfitto sul terreno».

Credits foto: EPA/Haitham Imad | Il valico di Rafah, che collega la Striscia di Gaza all’Egitto (3 novembre 2023)

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti