Calamità naturali, il maltempo fa scattare l’allarme delle assicurazioni: «In Italia danni per 3 miliardi da gennaio a settembre»
Ieri il governatore della Toscana Eugenio Giani stimava in 300 milioni di euro i danni causati dalle alluvioni degli ultimi giorni. Cifra enorme che non solo è appena un decimo delle richieste di risarcimento per calamità naturali che le assicurazioni hanno dovuto saldare nei primi nove mesi dell’anno in tutto il Paese, ma neppure ne fa parte, per ora. Si tratta di 3 miliardi che non costituiscono nemmeno il bilancio completo dei danni, dato che le compagnie non restituiscono l’intero importo per ogni richiesta. Ad essere particolarmente difficile, riporta il Sole 24 Ore, è stato il terzo trimestre, nel quale si sono concentrati, i danni per vento, grandine e nubifragi che si sono abbattuti sul Nord Italia a luglio. Appena fuori dal periodo si collocano invece gli allagamenti in Emilia Romagna, con un conto presentato di 500-600 milioni di euro.
«Già superato il budget annuale»
Generali ha reso noto che i danni da risarcire – 840 milioni – hanno già superato il budget annuale previsto dalla compagnia: 740 milioni. Con 650 milioni di questi concentrati da periodo estivo in avanti. Nel complesso, i soli danni dei temporali dell’estate arrivano a 2,2 miliardi, calcola Mediobanca, ma alcune stime si spingono fino a 2,5 miliardi. Numeri che potrebbero portare il comparto assicurativo a chiudere l’anno avendo elargito più di quanto ha ottenuto con i premi per la prima volta da decenni. Le analisi di Munich Re mettono in luce quella che rischia seriamente di essere la nuova normalità: nel 2023 ci sono state 7 catastrofi naturali il cui conto ha superato il miliardo (erano 5 nel 2022 e 4 nel 2021). Solo quest’anno si contano i terremoti in Turchia e Siria a febbraio, le inondazioni nel Nord Italia (e in alcuni Paesi vicini) a maggio, le tempeste Kai e Lambert in Germania a giugno, la tempesta Unai, che ha colpito Nord Italia, Slovenia e Croazia a luglio. A inizio agosto c’è stata la tempesta Hans nel Nord Europa e poi la Unai, nel Sud della Germania a fine mese.
In copertina: ANSA / EMANUELE VALERI | Strade allagate a Ostia lo scorso 16 ottobre
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