In Sassonia c’è un asilo nido che non vuole più chiamarsi “Anna Frank”
Sta facendo scalpore la scelta dell’amministrazione dell’asilo “Anne Frank” di Tangerhuette, in Sassonia-Anhalt (Germania), che ha annunciato l’intenzione di voler cambiare nome. Secondo la direttrice, Linda Schichor, Anna Frank, la bimba olandese deportata e uccisa dai nazisti, non è una storia adatta ai bambini. Anche se gli scritti della piccola commuovono il mondo intero e insegnano l’orrore dell’Olocausto. La direttrice ha spiegato alla testata “Volksstimme” che serve un nome più adeguato. Uno non a sfondo politico, per esempio «World Explorer». Secondo quanto riferiscono i media locali, la scelta in realtà era già in saccoccia da un po’ di tempo, ovvero prima dello scoppio del conflitto tra Israele e Hamas che sembra aver riportato al centro il tema dell’antisemitismo in Europa.
L’iniziativa dei genitori
L’idea di cambiare nome, inoltre, sarebbe stata sollevata dai genitori dei bambini e non dalla dirigenza, che però ha deciso di accogliere la richiesta. Istanza che al momento resta in bilico. Il sindaco di Tangerhuette, Andreas Brohm, ha dichiarato non è ancora stata presa una decisione definitiva. Nel frattempo, non si placano le polemiche. Il vicepresidente del Comitato internazionale di Auschwitz, Christoph Heubner, si è detto assolutamente contrario all’iniziativa dell’istituto: «Se si è disposti a liquidare la propria storia con tanta leggerezza, soprattutto in questi tempi di rinnovato antisemitismo e di estremismo di destra, e se il nome di Anne Frank viene percepito come inadatto alla sfera pubblica, non si può che provare paura e ansia per la cultura della memoria nel nostro Paese.».
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