Gaza sotto assedio, Israele verso l’assalto finale. Netanyahu agli ambasciatori stranieri: «La nostra guerra è la vostra»
«La nostra vittoria è la vostra vittoria», parola del premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo il quale l’attuale guerra fa parte di una «battaglia più ampia tra la civiltà e la barbarie» condotta da un «asse del terrore», che è «guidato dall’Iran e comprende Hezbollah, Hamas, Houthi e i loro altri tirapiedi» che vogliono «riportare il Medio Oriente e il mondo a un’epoca buia». Le parole di Netanyahu arrivano a margine di un incontro con decine di ambasciatori stranieri convocati nel suo ufficio a Gerusalemme. Nel suo intervento il premier israeliano afferma che dopo aver distrutto Hamas, Israele offrirà alla popolazione di Gaza un «futuro reale, un futuro di promesse e di speranza».
L’apertura del valico di Rafah, le parole di von Der Leyen e il sottomarino USA
Oggi il valico di Rafah è stato riaperto per i cittadini stranieri e per le persone munite di doppio passaporto che intendono lasciare la Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il governo di Hamas, mentre prosegue il percorso dei palestinesi (e non solo) da nord della zona verso sud. Gaza si trova in queste ultime ore sotto l’assedio dell’esercito di Israele. Mentre gli Stati Uniti schierano un sottomarino nucleare nell’area che si estende dall’Africa nord-orientale fino all’Asia centrale. E le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco umanitario. Il World Food Programme sostiene che le scorte alimentari siano sufficienti per altri cinque giorni. Il portavoce dell’esercito israeliano Avichay Adraee ha annunciato l’apertura di un corridoio per consentire ai civili di Gaza nel nord della Striscia: «Per la vostra sicurezza, approfittate per spostarvi a sud oltre Wadi Gaza», ha detto. Intanto secondo Hamas almeno 200 persone sarebbero morte nei bombardamenti di ieri notte, il bilancio totale supererebbe le 10mila vittime. «Hamas usa chiaramente i civili come scudi umani», ha dichiarato oggi la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen davanti agli ambasciatori Ue. «Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale. Questo è il punto di partenza. Ci dà anche la credibilità per proporre idee su una soluzione politica, sulla base della nostra eredità di campioni della soluzione dei due Stati», ha aggiunto, precisando che le immagini dei civili e dei bambini morti nei raid ed «estratti dalle macerie a Gaza fanno sanguinare il cuore».
Il cessate il fuoco
Il ministero della Sanità dice che finora sono state uccise finora quasi 9.500 persone, tra cui 3.900 bambini e oltre 2.400 donne. Mentre 23.000 feriti necessitano di cure immediate negli ospedali che però sono sovraccarichi. Intanto il sergente Shahar Cohen, 22 anni, è morto nella battaglia contro Hamas. Una dichiarazione congiunta di Ocha, Unicef, Programma Alimentare Mondiale, Oms, Save the Children e Care International definisce orribile e inaccettabile la situazione a Gaza. Le agenzie umaniterie dell’Onu e gli enti di beneficenza chiedono un cessate il fuoco umanitario. «Da quasi un mese il mondo osserva l’evolversi della situazione in Israele e nei Territori palestinesi occupati con shock e orrore per il numero vertiginoso di vite perse e dilaniate. Secondo le autorità israeliane, in Israele sono state uccise circa 1.400 persone e migliaia sono rimaste ferite.
Gli aiuti umanitari
Più di 200 persone, compresi bambini, sono state prese in ostaggio. I razzi continuano a traumatizzare le famiglie. Decine di migliaia di persone sono state sfollate. Questo è orribile». I funzionari hanno invitato Hamas a rilasciare gli oltre 240 ostaggi rapiti e portati nella Striscia di Gaza il 7 ottobre. E hanno esortato ciascuna parte a rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale. «È necessario consentire l’ingresso di più cibo, acqua, medicine e carburante nella Striscia di Gaza per aiutare la popolazione. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario immediato. Sono passati 30 giorni. Basta. Questo deve finire adesso». Ma secondo le agenzie umanitarie «l’orribile uccisione di un numero ancora maggiore di civili a Gaza è un oltraggio. Così come lo è l’esclusione di 2,2 milioni di palestinesi da cibo, acqua, medicine, elettricità e carburante.
Il sottomarino Usa
Un’intera popolazione è assediata e sotto attacco, privata dell’accesso ai beni essenziali per la sopravvivenza, bombardata nelle proprie case, rifugi, ospedali e luoghi di culto. Questo è inaccettabile». Cindy McCain, direttrice del Wfp, spiega che la situazione per la popolazione è catastrofica a causa della mancanza di cibo. La vicepresidente Usa Kamala Harris si è impegnata a discutere con i leader stranieri degli sforzi per aumentare il flusso di aiuti umanitari. Mentre Antony Blinken è in Turchia dopo essere stato in Iraq e in Cisgiordania. Intanto l’esercito degli Stati Uniti ha annunciato l’invio di un sottomarino nucleare Ohio nell’area. Si tratta del sottomarino più grande della U.S. Navy ed è dotato di missili balistici. La scorsa settimana la Marina Usa aveva annunciato che le portaerei Gerald Ford e Dwight Eisenhower avevano praticato una difesa missilistica durante un’esercitazione nel Mar Mediterraneo durata tre giorni.
(foto copertina EPA/HAITHAM IMAD)
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