Corrado Augias lascia la Rai e va a La7: «Questa tv pubblica non mi piace»
Il giornalista Corrado Augias annuncia oggi in un’intervista al Corriere della Sera che lascia la Rai e va a La7. Da lunedì 4 dicembre condurrà un programma in prima serata: La torre di Babele. In ogni puntata ci sarà un ospite di livello. Il primo è Alessandro Barbero. «Nessuno mi ha cacciato e nessuno mi ha trattenuto», spiega ad Aldo Cazzullo. «Ma questa Rai non mi piace», aggiunge. Perché «non amo l’improvvisazione. E in Rai oggi vedo troppa improvvisazione, oltre a troppi favoritismi». Augias è stato tra i fondatori di Raitre, chiamato da Angelo Guglielmi. Oggi dice di trovare Giorgia Meloni «intelligente e prigioniera». Ovvero «del suo passato. Credo che lei vorrebbe davvero costituire un partito conservatore. Ma non le riesce per colpa dei camerati che la bloccano con mille impacci. Per Giorgia non ho simpatia politica ma umana. Ha un cattivo carattere, che l’ha aiutata ad arrivare fin lì. Ma ora rischia di perderla. Dovrebbe reprimerlo». Quando Cazzullo le domanda di Elly Schlein risponde: «Non vorrei parlare della sinistra. Che fine ha fatto quella forza che l’ha animata per mezzo secolo? Sembra evaporata». E ricorda che nella prima repubblica votava per il Partito Socialista. Infine, ecco il suo segreto per la longevità: «La serenità. Conosco colleghi bravissimi ma invecchiati male, rancorosi, in credito con il mondo. Io sono una persona serena. Non invidio, non desidero. Prendo quello che viene, e non rimpiango quello che non è venuto e non verrà». Ma un rimpianto, un solo rimpianto, ce l’ha: «Avrei voluto essere un grande pianista. Ma non ci sono riuscito».