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«Ho bevuto un bicchiere di vino»: Betty Sorsile spiega cosa è successo nell’incidente sulla Laurentina

08 Novembre 2023 - 07:47 Redazione
betty sorsile incidente laurentina gaia menga
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Nell'impatto è morta la 13enne Gaia Menga. L'indagine sulla cintura di sicurezza

Betty Sorsile ha ammesso che era alla guida della Golf con contratto in leasing coinvolta in un incidente stradale in cui è morta la 13enne Gaia Menga. Ora è indagata dalla procura di Roma per omicidio stradale. Sorsile ha spiegato oggi al Corriere della Sera Roma cosa è successo: «Eravamo andate a cena fuori. Era stata una serata tranquilla. Ho bevuto un bicchiere di vino, forse un bicchiere e mezzo. Poi ci siamo messe in macchina. Pioveva molto forte, non ho visto la rotonda, mi sono distratta e ho perso il controllo della Golf. Poi, l’irreparabile». La questione del tasso alcolemico è considerata importante dalla procura. La guida in stato di ebbrezza potrebbe essere decisiva. Sorsile, 33 anni, ammette di essere «la responsabile della morte di Gaia. Non potrò mai perdonarmelo».

L’errore

Nel colloquio con Ilaria Sacchettoni si domanda se Giada, la madre di Gaia, potrà mai perdonarla. E racconta che due anni fa in un altro incidente stradale è morto quello che doveva essere il suo futuro sposo. La donna ammette: «L’errore l’ho compiuto alla guida. Ma al contrario di quanto è stato detto, fin da subito mi sono assunta le mie responsabilità. Avrei potuto presentarmi dai vigili entro cinque giorni dall’incidente. Invece lunedì mattina, senza alcun avvocato, accompagnata da una persona cara, sono andata a raccontare, senza omettere alcunché. Perché ho aspettato 24 ore? Perché domenica ho vissuto l’inferno. Ero come in coma. Descrivere cosa provo per la scomparsa di Gaia è impossibile. Dentro ho una pena che non svanirà mai. Questo è il demonio che mi porterò per sempre. Insieme alla scomparsa del mio compagno».

La cintura di sicurezza

Sorsile è assistita dall’avvocato Alessandro Cacciotti. L’indagine è per omicidio stradale aggravato. Le lesioni dell’amica Giada Gerundo rappresentano un’accusa supplementare. Intanto, racconta l’edizione romana di Repubblica, le indagini cercheranno di chiarire il motivo dell’incidente. Oltre al tasso alcolemico della persona alla guida, bisognerà vagliare l’illuminazione del tratto stradale e stabilire se la vittima viaggiasse o no con la cintura di sicurezza. L’impatto dovrebbe aver lasciato segni sul corpo della bambina. In ultimo si cercherà di stabilire la velocità di viaggio della Golf.

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