Il manager di Pino Insegno: «Vogliamo un programma come Affari tuoi. Lucio Presta fa pressioni per dare l’Eredità a Liorni»
Non si trattiene Diego Righini, manager di Pino Insegno, a proposito della decisione di Banijay, società che produce L’Eredità, di affidare a un altro conduttore il programma dopo l’auditel basso de Il Mercante in Fiera, che ha ottenuto una media del 2% di share. «Il contratto di Pino Insegno è blindato e riguarda la conduzione de Il Mercante in Fiera e L’Eredità o un programma similare – ha dichiarato all’Adnkronos, prima di un incontro odierno con Angelo Mellone, il direttore del daytime Rai -. Quindi se gli propongono la conduzione di Affari Tuoi va benissimo, ma se lo lasciano in panchina, ancorché pagato, allora ci muoveremo diversamente». «Ancora – aggiunge – non ci è stato comunicato niente, né da Banijay né dalla Rai e Pino ha già iniziato a lavorare al programma. Spero che l’incontro con Mellone ( a capo del daytime della Rai) sia chiarificatore anche sul versante dell’alternativa che ci offrono. Ripeto: se tolgono a Pino L’Eredità per affidargli Affari Tuoi va benissimo, ma non accetteremo che resti in panchina anche se pagato».
«Pressioni su Marco Liorni»
Il manager è stato poi intervistato a TAG24 e ha messo in mezzo il celebre collega Lucio Presta: «Abbiamo una fonte ed il vero problema che hanno in Rai è trovare una collocazione per Marco Liorni. Stanno ricevendo pressioni forti da Lucio Presta per permettere a lui di fare L’Eredità , cedendo poi a lui Reazione a Catena. Stanno mascherando questa verità dietro gli attacchi fatti a Pino per il suo legame con il presidente del consiglio. Lucio Presta non vuole far misurare Pino Insegno con Liorni o Amadeus». Parole di fuoco, dopo che ieri Righini aveva ipotizzato una via d’uscita. «Un’attività di Pino in Rai tra gennaio e maggio – ha spiegato sempre all’Adnkronos il manager – e poi la conduzione di Reazione a Catena (fino a dicembre prossimo affidata a Marco Liorni, ndr) da giugno a dicembre 2024. Se la Rai accetterà questa nostra proposta, allora non ci saranno conseguenze, altrimenti ci faremo sentire nelle sedi competenti. Soprattutto per tutelare l’immagine di Pino Insegno». Reazione a Catena precisa Righini «l’accetteremmo perché è il programma che Pino ha condotto dal 2010 al 2013 e con il quale ha raggiunto il record d’ascolto del 34% di share».