Pierina Paganelli, il giallo della riunione dei Testimoni di Geova prima dell’omicidio
Pierina Paganelli è stata uccisa nella notte tra il 3 e il 4 ottobre a coltellate nel garage di un condominio in via dei Ciclamini a Rimini. La 78enne ha ricevuto tra le 15 e le 17 coltellate. Il suo corpo lo ha trovato la nuora Manuela Bianchi intorno alle 8 e 30 nel garage sotto la sua casa in una palazzina della frazione di Ca’ Acquabuona. Fin dal primo momento le indagini si sono concentrate sulla famiglia. La donna aveva tre figli: Chiara, Giacomo e Giuliano Saponi. Quest’ultimo è stato ricoverato in ospedale fino a pochi giorni fa dopo un’aggressione a pochi metri da casa. Ma ora emerge che la donna sarebbe stata uccisa il giorno prima di un’importante riunione sul destino della nuora Manuela in seno ai testimoni di Geova.
Il consiglio
Il 4 ottobre il consiglio dei saggi del gruppo di Miramare (Rimini) a cui appartiene tutta la famiglia di Pierina, avrebbe dovuto decidere il suo destino. La donna era infatti accusata di aver tradito il marito. Aveva infatti una relazione con il vicino di casa Louis Dassilva. Il consiglio aveva due strade: aiutarla a non peccare più o cacciarla dall’associazione. La squadra mobile di Rimini e il sostituto procuratore Daniele Paci hanno provato a interrogare i responsabili del culto. Che però hanno opposto il “segreto ministeriale”. I procedimenti davanti ai “comitati giudiziari” dei Testimoni di Geova ne sarebbero infatti coperti. E secondo chi indaga Manuela Bianchi era preoccupata per l’esito della riunione. L’ex marito di Pierina Gianfranco Saponi aveva anche parlato di «odio religioso» come movente dell’omicidio.
Il fratello
Mentre il fratello di Manuela Loris Bianchi aveva pubblicamente commentato la morte della 78enne: «Giustizia divina è stata fatta». Se fosse stata cacciata dai Testimoni di Geova, spiega oggi Il Resto del Carlino, Manuela Bianchi rischiava di compromettere il legame con la figlia e con altri familiari. L’ex marito della vittima aveva anche spiegato che «Pierina sapeva che Emanuela aveva un amante. Lo sapeva anche Giuliano (il marito, ndr), ma non ne aveva mai parlato apertamente». Quest’ultimo ha spiegato che il suo debito con l’Agenzia delle Entrate non aveva intaccato il suo rapporto con la moglie. Il mese prima dell’incidente aveva lasciato l’incarico di «servitore del ministero» per i Testimoni di Geova. Si è autosospeso. Mentre l’aggressione sarebbe un semplice incidente stradale, avuto mentre andava al lavoro con la bici.
Il filmato
Gli altri fratelli di Giuliano hanno detto che Pierina voleva organizzare una festa per il ritorno del figlio a casa dopo l’ospedale. Mentre al vaglio degli investigatori c’è un filmato di una telecamera che si trova vicino al garage in cui è stata uccisa Pierina. Ma dalle prime analisi non si ricavano dettagli decisivi sull’omicidio.
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