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Sciopero dei trasporti, Salvini minaccia la precettazione. Landini: «Una logica arrogante, non spetta a lui decidere se si fa o no»

10 Novembre 2023 - 18:57 Gianluca Brambilla
L'intervento del ministro: «Le rivendicazioni di qualcuno non possono negare il diritto al lavoro di altri». Protestano le opposizioni

Manca una settimana allo sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil per venerdì 17 novembre, ma tra sindacati e governo è già scontro aperto. A dare il via alle polemiche sono le parole del vicepremier e ministro Matteo Salvini, che durante un intervento pubblico a Roma si è detto pronto a precettare i lavoratori del settore dei trasporti. «Scioperare per 4 ore è assolutamente legittimo, per 24 no – ha attaccato il leader della Lega -. Se i sindacati aderiranno alla richiesta, bene. Se no, come ho già fatto, interverrò». Il riferimento è allo sciopero del 13 luglio scorso, che fu “dimezzato” proprio dall’intervento del ministero dei Trasporti. Rivolgendosi ad artigiani e imprenditore della Cna, Salvini ha aggiunto: «È prevista tutta una serie di scioperi di qui ai prossimi mesi, guai a mettere in discussione il diritto allo sciopero e i diritti alle rivendicazioni di lavoratrici e lavoratori. Però le giuste rivendicazioni di qualche categoria non possono negare il diritto al lavoro di altri milioni di italiani».

La replica di Landini

A rispondergli è il segretario della Cgil Maurizio Landini, che parla di un attacco al diritto di sciopero: «Non sono i ministri che decidono quante ore di sciopero si programmano e se si fanno o no, è diritto delle persone decidere se vogliono aderire». L’agitazione del 17 novembre è stata indetta per protestare contro la legge di Bilancio approvata dal governo Meloni e a sostegno «di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile, ma necessaria e urgente». Il leader della Cgil ha ricordato che quello della prossima settimana non sarebbe il primo sciopero dei trasporti dalla durata di 24 ore. E poi, sempre in riferimento alle parole del ministro leghista, ha precisato: «Questa è una logica arrogante perché pensa di poter stabilire quando gli scioperi sono validi, ma il diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione. Noi stiamo rispettando tutte le leggi, c’è un confronto aperto con la commissione di garanzia».

Le proteste delle opposizioni

I sindacati non sono gli unici a criticare le parole di Salvini sulla precettazione. Anche tra le forze politiche di opposizione si è levato un coro di proteste contro il ministro leghista. «C’è una commissione indipendente che valuta se sono assicurate tutte le garanzie anche per gli utenti nel caso ci siano scioperi che possano incidere su servizi pubblici essenziali. Lasciamo lavorare la commissione competente», commenta il presidente del M5s Giuseppe Conte, che proprio oggi ha avuto un incontro con Landini. Critico anche il Partito Democratico, con Arturo Scotto che accusa Salvini di avere un comportamento «da bullo». «Non si interroga mai sulle cause dello sciopero dei trasporti, pensa che siano una perdita di tempo – aggiunge il deputato dem -. Siamo davanti a un uso politico della precettazione. Non sa che per scioperare i lavoratori scelgono di rinunciare a un giorno di stipendio».

Credits foto: ANSA/Giuseppe Lami | Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini (Roma, 10 Novembre 2023)

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