No! Questa immagine non mostra un attacco con il fosforo bianco a Gaza
Circola una foto virale considerata da alcuni la prova che Israele avrebbe bombardato Gaza – in particolare l’ospedale di Al Shifa – usando bombe al fosforo bianco. Il video, però, è decontestualizzato, poiché mostra un’immagine usata nel 2017 per denunciare l’uso del fosforo bianco negli attacchi della coalizione guidata dagli Usa contro l’Isis in Siria e Iraq. Per questa e altre verifiche vi suggeriamo i due speciali “Le bufale della propaganda pro Israele” e “Le bufale della propaganda pro Palestina“.
Per chi ha fretta:
- Circola un’immagine considerata la prova che Israele avrebbe bombardato Gaza con ordigni al fosforo.
- L’immagine circolava nel 2017.
- Venne usata per denunciare gli attacchi con bombe al fosforo contro lo Stato islamico in Siria e Iraq.
Analisi
Questo è quello che si legge nella descrizione di uno dei post che condivide il video:
«Israele lancia fosforo bianco nelle vicinanze dell’ospedale Al Shifa»
L’immagine usata nel 2017
Secondo Amnesty International e Human Rights Watch, Israele avrebbe utilizzato il fosforo bianco sui civili di Gaza e del Libano. Tuttavia, l’immagine usata non può essere correlata all’attuale riacutizzazione del conflitto tra Israele e Hamas, dato che è stata usata nel 2017. Appare, ad esempio, in questo articolo del 14 giugno 2017 (archiviato qui) sul sito Almanar. Nell’attacco (originariamente in arabo) si legge: «Human Rights Watch ha espresso la propria preoccupazione mercoledì riguardo l’uso di fosforo bianco da parte della coalizione internazionale guidata da Washington nel corso delle operazioni militari contro l’Isis sia in Siria che in Iraq».
Conclusioni
Circola un’immagine considerata la prova che Israele avrebbe bombardato Gaza con ordigni al fosforo. L’immagine è stata usata nel 2017 e riguarda la Siria e l’Isis. Venne usata infatti per denunciare gli attacchi con bombe al fosforo diretti dalla coalizione guidata dagli Usa contro lo Stato islamico in Siria e Iraq.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.