No! Questi manifestanti pro Palestina indiani non hanno confuso la bandiera palestinese con quella italiana


Molto probabilmente negli scorsi giorni a chi ha un account su Facebook o Instagram è capitato di vedere un video. Nella clip che ha iniziato a circolare online intorno al 20 di ottobre, si vede una protesta a favore della popolazione di Gaza tenutasi il 17 ottobre scorso in India. Precisamente nel città di Kozhikode, Stato di Kerala. I manifestanti sventolano delle bandiere tricolore che a prima vista sono identiche alla bandiera italiana. In realtà però quella mostrata è la bandiera del Welfare Party indiano. Per questa e altre verifiche vi suggeriamo i due speciali “Le bufale della propaganda pro Israele” e “Le bufale della propaganda pro Palestina“.
Per chi ha fretta:
- Circolano le immagini di una manifestazione a favore del popolo palestinese tenutasi in India.
- Sui social si sostiene che la bandiera palestinese sia stata confusa con quella italiana.
- La notizia è circolata anche sulla stampa nostrana.
- In realtà quella mostrata è la bandiera del Welfare Party indiano, non il tricolore italiano.
Analisi:
Questi sono alcuni dei testi che su Facebook (qui e qui) accompagnano le immagini:
«Per un motivo a me ignoto e misterioso hanno fatto una grande manifestazione pro Palestina in India (Palakkad, Keraka) e avevano tutti la bandiera italiana. Se tutti gli Indiani, che sono 1,408 miliardi, passano tutti dalla nostra parte, sono volatili per diabetici, per tutti, non c’è Germania, Francia o Gran Bretagna che tenga».
«Quanta ignoranza c’è nel mondo! In India hanno manifestato a favore della Palestina e i cretini hanno sfilato con le nostre bandiere italiane».

C’è anche chi cita un articolo apparso sul sito del quotidiano Libero (archiviato qui). Il contenuto circola anche su Instagram e X.
«Sconcertante quanto avvenuto in India: durante una manifestazione a sostegno del popolo palestinese sono comparse le bandiere di un paese che con la guerra ora in corso non ha nulla a che fare, l’Italia. Tra cartelli che inneggiavano alla liberazione della Palestina e al posizionamento degli indiani accanto a Gaza, ecco spuntare il tricolore italiano, come si vede anche in un video condiviso sulla piattaforma X. Probabile che i manifestanti indiani si siano confusi, visto che la nostra bandiera ha, più o meno, le stesse tonalità della bandiera palestinese, anche se quest’ultima, oltre al verde, al rosso e al bianco ha anche il nero, nonché una forma del tutto diversa. L’India non è l’unico Paese in cui si stanno organizzando manifestazioni a sostegno della Palestina. Cortei di questo tipo si stanno radunando in diverse aree del mondo, in particolare nei paesi arabi, ma non solo. Oggi, per esempio, anche in Italia, a Roma e Milano in particolare, migliaia di persone sono scese in piazza per esprimere sostegno e solidarietà al popolo di Gaza, urlando slogan come “Israele criminale” o “Israele assassino, assassini di bambini”. Nel corteo di Milano un dettaglio ha catturato l’attenzione: i manifestanti hanno esposto un cartellone che ritrae Anna Frank con indosso una kefiah, simbolo della resistenza palestinese. Un enorme sfregio a una delle più note vittime dell’Olocausto».
La bandiera del Welfare Party indiano
Le immagini mostrano chiaramente delle bandiere tricolore verdi, bianche e rosse. Quello che più difficilmente si nota sono i dettagli, che in questo caso fanno tutta la differenza.

La scritta evidenziata suggerisce che quella mostrata non sia la bandiera italiana. Le lettere, sebbene la qualità del video non permetta di distinguerle a colpo d’occhio sono A, R T, Y. Infatti, quella mostrata è la bandiera del Welfare Party indiano, molto simile a quella italiana. Nulla lascia presupporre che sia stata fatta confusione tra il tricolore italiano e la bandiera della Palestina.

A chiarire la questione è stato, su X, l’account ufficiale della sezione dello Stato di Kerala del Welfare Party (archiviato qui), che ha scritto: «Il 17 ottobre, il Comitato dello Stato del Kerala del Partito Welfare ha organizzato una massiccia manifestazione e una conferenza pubblica nella città di Kozhikode, Kerala, per protestare contro i crimini di guerra e i massacri di Israele a Gaza ed esprimere solidarietà al popolo di Gaza. L’evento ha attirato migliaia di partecipanti, tra cui donne, bambini e giovani, riflettendo il diffuso sentimento pubblico contro Israele. Tuttavia, sulla piattaforma online X (ex Twitter), è giunto alla nostra attenzione che alcuni media, persone interessate e leader del Sangh Parivar [il movimento nazionalista induista dell’India, ndr] stanno diffondendo una falsa propaganda. Affermano che nella suddetta manifestazione è stata utilizzata la bandiera nazionale italiana al posto della bandiera palestinese. Questa campagna ha le sue radici nelle somiglianze tra i colori della bandiera del Partito del Welfare e la bandiera nazionale italiana».

Conclusioni
Circolano le immagini di una manifestazione a favore del popolo palestinese tenutasi in India. Sui social si sostiene che la bandiera palestinese sia stata confusa con quella italiana. La notizia è circolata anche sulla stampa nostrana. In realtà quella mostrata è la bandiera del Welfare Party indiano, non il tricolore nostrano.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.