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Cibo mal conservato, muffa e insetti: oltre una mensa scolastica su quattro in Italia è fuori legge

14 Novembre 2023 - 10:39 Redazione
L'esito shock delle verifiche dei carabinieri: sequestrati oltre 700 chili di derrate alimentari

Oltre un servizio di mensa scolastica su quattro in Italia è fuori legge. È la scioccante conclusione di un’indagine a tutto campo condotta nell’ultimo mese dai carabinieri sulle aziende di ristorazione collettiva che operano presso gli istituti scolastici del Paese: delle circa 1.000 in cui il comando dell’Arma per la tutela della salute ha operato verifiche d’intesa con il ministero della Salute, 257 hanno evidenziato irregolarità, pari al 27%. Quelle più frequenti hanno riguardato alimenti mal conservati, scarsa igiene nei locali di preparazione dei pasti, presenza di umidità, muffa e in alcuni casi anche di insetti ed escrementi di roditori. A seguito delle verifiche sono state sequestrate 13 cucine e accertate 361 violazioni penali e amministrative. Ma sono stati anche sequestrati nel complesso oltre 700 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, pane, pasta, acqua minerale) riscontrate in assenza di tracciabilità, scadute di validità e custodite in ambienti inadeguati. Tra i casi più gravi quello di un asilo nido in provincia di Taranto, peraltro non censito, il cui approvvigionamento idrico avveniva con acqua non idonea per usi alimentari, di cui è stata ordinata la chiusura. E quello di un centro di preparazione pasti della provincia di Reggio Emilia, in cui sono state rilevate carenze igienico-sanitarie per la presenza di carcasse di insetti blatte, perfino all’interno delle celle frigo adibite allo stoccaggio delle materie prime, oltre che escrementi riconducibili a roditori, pavimentazione danneggiata e tubature divelte nel reparto di lavorazioni carni. La maggioranza delle irregolarità ha riguardato però carenze strutturali e gestionali nella preparazione dei pasti, la mancanza della tracciabilità degli alimenti e l’omessa comunicazione della presenza di eventuali allergeni, in particolare nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche.

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