Il prof della Sapienza indagato: «Ha cercato di violentare due volte una paziente»
Un professore associato dell’Università La Sapienza e chirurgo all’Umberto I e all’ospedale Fiorini di Terracina è accusato di tentata violenza sessuale nei confronti di una paziente. Il giudice ha disposto per lui la sospensione dalla professione medica per un anno. Le iniziali, spiega l’edizione romana di Repubblica, sono E.S., è appena andato in pensione ed è stato alla guida del Partito Democratico a Roccagorga. Un anno fa è stato denunciato da una sua paziente: subito dopo si è messo in ferie in attesa della pensione. Per questo il Gip non ha ritenuto di doverlo arrestare. La paziente ha raccontato di essere stata fatta spogliare per una visita. Ma quando il medico ha chiuso la porta dello studio si è poi spogliato a sua volta e ha tentato di avere un rapporto sessuale con lei. Lei si è opposta ma non è riuscita a impedirgli di baciarla e palpeggiarla. Il giorno dopo il professore l’ha contattata facendole capire che voleva scusarsi. Ma nell’occasione ha subito un altro approccio sessuale. La donna, superando le resistenze di chi le consigliava di non denunciare, potendo essere accusata del reato di calunnia» secondo l’ordinanza, ha presentato un esposto alla questura di Latina. Poi una denuncia al commissariato di Terracina. Il 13 novembre la polizia ha eseguito l’ordinanza con cui il tribunale del Riesame ha disposto l’interdizione dall’esercizio della professione medica. Perché, secondo i giudici, l’uomo indagato per violenza sessuale aggravata dall’aver agito nell’esercizio delle sue funzioni, potrebbe commettere altri atti in strutture mediche private.