Milano, studenti in piazza contro la scuola di Valditara: banchi “insanguinati” per i bambini di Gaza e vernice contro i negozi – I video
Striscioni, fumogeni, e cori contro la scuola del merito di Giuseppe Valditara. Anche a Milano gli studenti sono scesi numerosi in piazza, partendo da largo Cairoli con un corteo che ha attraversato le vie del centro. «Pretendiamo di incontrare il ministro dell’Istruzione e l’assessora all’Istruzione della Lombardia per rivendicare, a livello nazionale il 5% del Pil all’istruzione, l’introduzione di una legge nazionale per il diritto allo studio e il raddoppio del numero dei rappresentanti di istituto nelle nostre scuole», dichiara a Open Alessandro Dimi di Unione degli Studenti. «A livello regionale vogliamo la convocazione di una conferenza sul diritto allo studio, il via libera a un reddito di formazione per gli studenti e le studentesse, materiali scolastici gratuiti, incentivi per i trasporti pubblici, e l’introduzione di sportelli psicologici in ogni scuola della Lombardia», aggiunge.
Banchi con fiori insanguinati e vernice rossa
Tra gli studenti scesi in piazza c’è totale insoddisfazione per l’operato del governo attuale: «Sono scandalose le proposte del ministro Valditara, in particolare la riforma per gli istituti tecnici e professionali che prevede un aumento dell’alternanza scuola lavoro», incalza una studentessa. Nel corso della manifestazione, alcuni ragazzi hanno lanciato dei palloncini di vernice rossa contro le vetrine delle filiali delle banche e contro un paio di negozi di abbigliamento del centro di Milano. Poi, di fronte alla sede di Confindustria Assolombarda, sono stati esposti dei banchi scolastici con sopra dei fiori “insanguinati” – sempre di vernice – a simboleggiare il sangue dei bambini morti a Gaza. Migliaia i giovani che sono scesi in piazza per denunciare i problemi che vivono come studenti: «Abbiamo edifici scolastici decadenti, trasporti insufficienti, e soffriamo di stress e malessere psicologico». Tra le rivendicazioni anche un occhio al conflitto in corso in Medio Oriente: «Fermiamo il massacro del popolo palestinese», si legge su diversi striscioni.
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