Sondaggi, mistero premierato: il paese indifferente e indeciso sulla riforma Meloni
Un sondaggio sul premierato di Ipsos illustrato oggi da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera dice che il giudizio degli italiani sulla riforma è diviso in tre. La maggioranza la approva, ma gli indecisi o quelli che non sanno dare un giudizio sono di più di quelli che si schierano. Della riforma piace l’addio ai senatori a vita, mentre la democrazia migliorerà secondo il 36,3% degli italiani: il 36,2% vede dei rischi. Ma il 25,8% pensa che la riforma porterà stabilità e governabilità, il 30,2% la vede al contrario. La maggioranza relativa, ovvero il 44% del campione, non sa come esprimersi. Per quanto riguarda il presidente della Repubblica, il 32,2% non ritiene che i suoi poteri finiscano intaccati. Il 31,5% vede invece una limitazione. Il 36% del campione non si esprime anche qui.
L’abolizione dei senatori a vita
Con la proposta di abolire i senatori a vita è d’accordo il 48,3% degli italiani. Il giudizio complessivo è frastagliato: pollice su per il 32,4% e giù per il 31,5%. Anche qui il 36,1% non esprime un’opinione. Se gli elettori di Fratelli d’Italia sono a favore e quelli del Partito Democratico contrari, un terzo degli elettori del Movimento 5 Stelle invece approva il premierato. Mentre circa un quinto degli elettori di Lega e Forza Italia è contrario. Tra studenti e laureati prevale la contrarietà. I ceti popolari sono incerti o disinteressati. Il pronostico sul referendum divide allo stesso modo: il 35,3% crede nell’approvazione, il 22,5% pensa che verrà respinta, il 42,2% non sa o non risponde. Secondo Pagnoncelli questo non è tanto il ritratto di un paese diviso, ma indifferente. Il tema delle riforme istituzionali non scalda il cuore. Le priorità sono altre.