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Albania, fuoco e fiamme in Parlamento nel giorno del voto sulla manovra. Edi Rama: «La destra porta in Aula metodi delinquenti» – Il video

20 Novembre 2023 - 17:32 Diego Messini
L'opposizione guidata dall'ex premier Sali Berisha ha dato vita a una nuova protesta «estrema» contro il governo: sedie impilate, fumogeni e fiamme. Seduta sospesa

L’opposizione è disposta a fare fuoco e fiamme pur di bloccare l’approvazione della manovra per il 2024. Non in Italia, ma in Albania, dove lo scenario si è palesato oggi letteralmente. Nonappena il premier Edi Rama ha fatto ingresso in Parlamento per assistere al voto sulla legge di bilancio, diversi parlamentari dell’opposizione di centrodestra hanno dato vita a una rumorosa protesta. Alcuni di essi hanno infatti acceso fumogeni di colore rosso, verde e viola. L’aula si è rapidamente riempita di un denso vapore, mentre altri esponenti dell’opposizione impilavano sedie al centro dell’aula di fronte ai banchi del governo. Una protesta del tutto simile era già andata in scena nella stessa aula meno di due settimane fa. Ma questa volta la situazione è sembrata per un attimo poter seriamente sfuggire di mano, quando dai banchi dell’opposizione si sono accese delle fiamme: un «fuoco fatuo» presto spento da alcuni parlamentari stessi. Nel caos comunque, la sessione è stata ovviamente interrotta e il premier Edi Rama ha lasciato l’aula. Il centrodestra, guidato dal leader di fatto ed ex premier Sali Berisha, protesta contro il governo di centrosinistra, accusato di decisionismo e di voler silenziare il parlamento. Dopo la ripresa della seduta, comunque, la manovra è stata poi messa effettivamente ai voti ed approvata dalla maggioranza. E il premier Rama, incredulo per quanto accaduto, non ha potuto non commentare la protesta «infuocata» dell’opposizione: «Hanno portato il vocabolario e le abitudini della strada in politica, mentre hanno gettato la politica in mezzo a una strada, seminando discorda, caos, violenza e raccogliendo solo sconfitte su sconfitte», ha contrattaccato il premier e alleato di Giorgia Meloni.

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