L’allarme Onu: «Stiamo andando verso il riscaldamento catastrofico». Il segretario generale Guterres: «Servono delle azioni drastiche»
Con impegni attuali sul clima assunti dai paesi di tutto il mondo il pianeta è su una traiettoria di riscaldamento catastrofico da 2,5 a 2,9 gradi entro il 2100. A rivelarlo è un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), pubblicato prima dell’inizio del vertice Cop28 che si terrà a Dubai il 30 novembre. Davanti a questo allarme il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto che nella città saudita dovrà delinearsi «un’azione drastica sul clima, ora», e ha avvertito che «siamo fuori strada» sul riscaldamento globale. «I leader del mondo non possono andare oltre», ha dichiarato, denunciando un «fallimento della leadership, un tradimento dei più vulnerabili e un’enorme opportunità mancata».
Cosa è cambiato dagli accordi di Parigi a oggi
Il rapporto rileva che ci sono stati progressi dalla firma dell’Accordo di Parigi nel 2015. Al momento dell’adozione dell’accordo, le emissioni di gas serra nel 2030, sulla base delle politiche in atto, erano previste in aumento del 16%. Oggi l’aumento previsto è del 3%. Tuttavia, le emissioni di gas serra previste per il 2030 devono ancora diminuire del 28% per il percorso di 2°C fissato dall’Accordo di Parigi e del 42% per quello di 1,5°C. Nel report si analizza come una maggiore incisività sulle NDC, Nationally Determined Contributions, (ovvero le promesse dei governi) previste ora per il 2025, devono ridurre le emissioni di gas serra nel 2035 a livelli coerenti con i percorsi di 2°C e 1,5°C. Nel documento si esamina inoltre il potenziale e i rischi dei metodi di rimozione del biossido di carbonio, come le soluzioni basate sulla natura e la cattura e lo stoccaggio diretto del carbonio nell’aria.
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